De Laurentiis contro i giornalisti, Napoli-Bayern il 20 luglio

di Redazione 1

Non si è certo presentato di buon umore il presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis questa mattina prima di entrare in Lega Calcio. A una domanda precisa sul futuro di Cavani, il numero uno degli azzurri ha sbottato contro i giornalisti presenti, insultandoli e accusandoli di essere interessati solo al denaro. Prima, aveva svelato il programma estivo della squadra: spicca l’amichevole contro il Bayern Monaco organizzata per il 20 luglio.

CONTRO I GIORNALISTI – Guai a chiedergli sul futuro di Cavani, perché De Laurentiis ha dimostrato di reagire in malo modo.

I giornalisti del calcio sono dei gran cafoni perchè sono interessati solo ai soldi. Mi permetto eccome (rispondendo a un giornalista, ndr) e le metto anche le mani addosso se continua. Nella vita non si può parlare sempre e solo di soldi. Noi del cinema siamo dei gran signori perchè non si dirà mai quanto guadagnano nei contratti Brad Pitt e Angelina Jolie. Invece a voi interessa soltanto sapere quanto guadagna un calciatore e fate sempre innalzare i costi.

PROGRAMMA ESTIVO – Prima però, il presidente degli azzurri aveva comunque annunciato l’interessante programma estivo dei suoi.

Il 20 luglio in Trentino giocheremo contro il Bayern Monaco e devolveremo parte dell’incasso ai terremotati dell’Emilia. Giorno 28 giocheremo invece contro il Bayer Leverkusen al San Paolo, e il primo agosto, sempre a Napoli, affronteremo il Bordeaux. A quel punto partiremo per la Cina, dove parteciperemo a un nuovo torneo, la Dragon Cup, con Shangai e Pechino. Quindi, la Supercoppa con la Juventus l’11 agosto a Pechino, e una volta tornati in Italia il 19 agosto affronteremo l’Olympiakos al San Paolo.

LAVEZZI – Non poteva mancare ovviamente una battuta sul Pocho, ormai un giocatore del PSG.

A Parigi è arrivato lunedì. Ci siamo parlati a lungo e l’ho invitato nel Mediterraneo. Mi aveva chiesto la scorsa estate di andar via e io ho mantenuto la promessa. Lui ha giocato molto bene, ma ora non ci perderemo di vista. Tra due o tre anni tornerà sempre a Napoli, il Pocho è il Pocho. Sarebbe riduttivo raccontarlo, si racconta da solo, è una persona piena di verve e di cuore. Ho sempre ammirato la sua iniziativa con i bambini dell’Ansur. Lo sosterrò sempre. Per me è come se non fosse andato via, è un figlio che è andato a fare la sua esperienza. Gli auguro una stagione proficua.

Photo credits | Getty Images

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