Mondiale 2010: conosciamo gli Stati Uniti

di Redazione 1

Gli Usa sono la nazionale che probabilmente più di altre è cresciuta negli ultimi anni. Dal 1994, quando il calcio era un’entità sconosciuta in America, fino ad oggi, la nazionale a stelle e strisce ne ha fatta di strada. Da fare la parte della comparsa nel girone del Nord America è diventata prima la nazionale leader, ed ora pian piano si sta facendo strada anche al di fuori dei confini continentali.

Il torneo che sta per cominciare sarà il decimo mondiale a cui gli States partecipano, e dopo l’exploit della Confederations Cup dello scorso anno si candidano a possibile sorpresa. Il girone di qualificazione non è stato dei più difficili, visto che si è dovuta sbarazzare di Barbados, Trinidad e Tobago, Guatemala e Cuba, e l’unica nazionale un po’ più ostica è stato il Messico, ma il fatto che molti dei suoi componenti giochino in Europa (nel 1994 non ce n’era nemmeno uno), e la qualità del campionato di casa sia leggermente migliorata fanno ben sperare dall’altra parte dell’oceano.

La stella della squadra è senza dubbio Landon Donovan, fantasista di talento dei Los Angeles Galaxy che però, come Beckham, negli ultimi due anni è venuto in Europa da gennaio a giugno per fare un po’ d’esperienza. Altri giocatori interessanti sono il gigante Altidore, che si è messo in mostra in Sudafrica lo scorso anno ed è stato ingaggiato dal Villareal, oltre che essere finito sulla lista di molti club italiani; l’eccellente portiere dell’Everton Tim Howard, che ha militato anche nel Manchester United, ma anche Spector, il centrocampista Beasley, tra le ali più interessanti in Europa, Dempsey ed Edu, mentre ha sopreso molti l’esclusione di Adu, considerato da anni l’astro nascente del campionato americano, dato che ha esordito nella massima serie a 15 anni e in nazionale maggiore a 16, ma purtroppo il poco spazio trovato nel Benfica, e la stagione poco esaltante passata all’Aris di Salonicco dove è finito in prestito non gli hanno concesso di ricevere la convocazione per il Sudafrica.

Il punto di forza della nazionale statunitense è sicuramente la grande forza fisica (impressionante la resistenza dei vari giocatori che correvano ininterrottamente per tutti i 90 minuti durante la Confederations), abbinata anche alla prestanza, visto che molti dei suoi componenti sono dei veri e propri armadi, ma la bravura degli States finisce qui. Il grande ispiratore è proprio Donovan, ma se si trova il modo di bloccare lui, la luce improvvisamente si spegne. Gli Usa non potranno nemmeno contare sul fattore sorpresa, dato che dopo la bella figura fatta lo scorso anno, nessuno più sottovaluterà la squadra di Bradley. Per questo motivo il miglior risultato auspicabile per la sua squadra è passare il girone. Un girone che vedrà come leader indiscussa l’Inghilterra di Capello, ma in cui il secondo posto potrebbe essere facilmente guadagnabile contro Algeria e Slovenia. Le difficoltà inizieranno dopo quando con ogni probabilità contro ci sarà la Germania.

La rosa:

Portieri: Brad Guzan (Aston Villa), Tim Howard (Everton), Marcus Hahnemann (Wolves);

Difensori: Carlos Bocanegra (Rennes), Jonathan Bornstein (Chivas USA), Steve Cherundolo (Hannover), Jay DeMerit (Watford), Clarence Goodson (IK Start), Chad Marshall (Columbus Crew), Oguchi Onyewu (AC Milan), Heath Pearce (FC Dallas), Jonathan Spector (West Ham);

Centrocampisti: DaMarcus Beasley (Rangers), Alejandro Bedoya (Orebro), Michael Bradley (Borussia Monchengladbach), Ricardo Clark (Houston Dynamo), Clint Dempsey (Fulham), Landon Donovan (Los Angeles Galaxy), Maurice Edu (Rangers), Benny Feilhaber (Aarhus), Stuart Holden (Bolton), Sacha Kljestan (Chivas USA), Robbie Rogers (Columbus Crew), Jose Torres (Pachuca);

Attaccanti: Jozy Altidore (Villarreal), Edson Buddle (Los Angeles Galaxy), Brian Ching (Houston Dynamo), Robbie Findley (Real Salt Lake), Herculez Gomez (Puebla), Eddie Johnson (Aris Thessaloniki).

Foto della squadra

Commenti (1)

  1. Complimenti all’autore di questo articolo! è riuscito a sbagliare tutte le previsioni.Stati Uniti primi nel proprio girone a cinque punti,gli stessi dell’inghilterra rispetto alla quale hanno tuttavia realizzato più gol.Ora per gli States le cose si fanno interessanti,poichè il ghana è alla portata e l’incrocio ai quarti prevede la vincente di uruguay-corea del sud

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