Serie A 2011/2012: conosciamo il Lecce

di Redazione Commenta

Il Lecce è sempre una delle squadre più enigmatiche della Serie A perché ha la capacità di scovare giocatori sconosciuti che poi si rivelano molto interessanti. Questa strategia ha permesso negli anni di spendere relativamente poco per rimanere in Serie A, magari investendo quantità importanti soltanto su uno o due giocatori a stagione.

Il mercato salentino fino ad ora è stato fatto sotto silenzio, come capita spesso alle piccole squadre, nonostante siano arrivati giocatori che, per una provinciale, possono essere anche un lusso. Un ottimo colpo è stato l’ingaggio di Julio Sergio, anche se in prestito, che lo scorso anno ha mostrato grandi cose a Roma, e secondo il sottoscritto, è stato sottovalutato dalla nuova dirigenza.

Discreto anche l’acquisto di Carrozzieri, mentre la maggior parte degli arrivi riguardano i prestiti, come quelli dell’interessante centrocampista del Milan Strasser, Cuadrado o Esposito, mentre non sono mancati gli addii dolorosi, primo fra tutti quello di Chevanton, ma anche di Munari, Vives, Gustavo, Rosati e Bertolacci.

Il nuovo allenatore, Eusebio Di Francesco, è un’altra scommessa, visto che in Serie A non ha esperienza da tecnico, anche se lo scorso campionato con il Pescara in B è stato eccezionale. Di Francesco è stato scelto perché compatibile con lo stile di gioco tipico del Lecce, e così dovrebbe confermare il 4-3-3 molto offensivo ereditato dall’Era Zeman, che prevede Julio Sergio in porta, una linea difensiva composta da Tomovic, Esposito, Carrozzieri e Brivio; un centrocampo con Giacomazzi, Strasser e Piatti, ed un tridente che vedrà Di Michele e Ofere ai lati di Corvia o all’occorenza Cacia.

La rosa, costruita per ottenere la salvezza il prima possibile, dovrebbe essere già completa e, a scanso di qualche aggiustamento dell’ultimo minuto, probabilmente il mercato del Lecce delle ultime due settimane riguarderà solo operazioni in uscita. Osservando le altre pretendenti alla salvezza, il Lecce ha le potenzialità per raggiungere il suo obiettivo, sempre che i senatori reggano ancora alla grande e Di Francesco non deluda nell’impatto con la Serie A.

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