Bordate di fischi per Lazio e Napoli

di Redazione 2

Due piazze calde, dove è facile lasciarsi andare a sogni di gloria dopo qualche prestazione positiva. Sotto il Vesuvio e sulla riva biancazzurra del Tevere fino a qualche tempo fa si respirava l’aria fina dell’alta montagna, con i tifosi pronti a scommettere che questa sarebbe stata la volta buona per tornare di diritto tra le grandi d’Italia.

Destini simili per Lazio e Napoli, tanto belle e vincenti ad inizio stagione, quanto improduttive nelle ultime uscite. E dopo il sogno spezzato arrivano i fischi inesorabili da parte di coloro che, almeno tra le mura amiche, vorrebbero poter godere di uno spettacolo migliore.

Gli anticipi delle ventiquattresima giornata dovevano servire da spartiacque tra un periodo tormentato e la rinascita, ma ancora una volta le due squadre hanno evidenziato limiti di concentrazione e di precisione.

I biancazzurri sono finiti addirittura sotto, riuscendo poi a raddrizzare la gara solo ad un quarto d’ora dalla fine, mentre il pubblico fischiava di fronte a quella che stava per trasformarsi nella quinta sconfitta consecutiva.

Qualcosa si è rotto nei meccanismi della squadra di Delio Rossi ed il punto guadagnato ieri contro il Torino serve a poco o niente. Ad onor del vero, bisogna sottolineare che la Lazio ha fatto qualcosa in più rispetto agli avversari, venendo punita nell’unica occasione creata dai granata nel primo tempo. Ma è ancora troppo poco per tornare a sognare ed ora la zona Uefa appare più lontana.

Il Napoli ha tre punti di vantaggio sui capitolini, ma i motivi per sorridere sono veramente pochi. Il San Paolo aspettava una prova d’orgoglio dopo sei gare senza vittorie ed una situazione di classifica inguardabile rispetto ad un mese fa. Il gol di Maggio ha illuso il popolo partenopeo, ma dopo soli tre minuti l’ennesima distrazione difensiva ha portato al pareggio di Di Vaio. Alla fine la squadra di Reja è uscita dal campo accompagnata da bordate di fischi.

Il sogno si è spezzato: Napoli e Lazio non sono pronte per l’alta quota.

Commenti (2)

  1. Purtroppo i fischi ci stanno tutti..
    Marino è stato elogiato per gli acquisti azzeccati, ma bisogna fare i conti con la realtà: quanti calciatori scarsi sono stati acquistati per ogni buona riuscita?? Giubilato, Pià, Amodio, Rinaudo, Navarro.. Questi ultimi due sono costati quasi quanto un Gilardino o un Milito, loro sì che sarebbero serviti!!
    Poi vanno aggiunti calciatori gettati a causa di Reja come Dalla Bona, Rullo e De Zerbi.. insomma quanti sprechi per una società che non vuol mettere soldi nel rafforzamento di una squadra alla frutta! Basti pensare che nel mercato di Gennaio è stato acquistato solo Datolo, ma non è mica Messi, tale campione da poter stravolgere l’andamento di una partita e di una stagione che volge all’amaro.
    Ultima considerazione: Reja deve andare via, ha raggiunto il massimo ottenibile dal suo stile di gioco e dalla sua limitata mentalità di impostazione della squadra (non si può andare a giocare col Chievo con una squadra difensiva e togliere a Palermo, già sotto per 2-1 l’unico centrocampista offensivo -Hamsik- stranamente in vena, per inserire l’inutile Pazienza -inutile!!!-)..
    Pazienza per noi napoletani!! La coppa Uefa la vedremo in tv..

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