Conte furioso: “La Juve non ha amici”

di Redazione Commenta

Prima o poi avremmo dovuto aspettarcelo. Conte non è uomo che si tiene dentro le cose, che passa sopra, che evita di dire qualcosa che non gli è piaciuto. E così dopo la partita contro la Fiorentina vinta per 2-1 e dominata per larghi tratti, l’allenatore in conferenza stampa si è tolto alcuni sassolini dalla scarpa, attaccando media e stampa che sono stati poco clementi con la Juve.  L’Antonio il furioso potremmo dire parafrasando Ludovico Ariosto, che ha dichiarato:

Contro la Fiorentina, i ragazzi hanno dimostrato di avere un equilibrio maggiore di chi ci esalta e ci distrugge nel giro di pochissimo tempo. Sono bastati due pareggi per leggere riferimento ai fantasmi del passato. Siamo in testa e sembravamo in crisi. In crisi di cosa? Una squadra che ha mai perso come può essere in crisi? Non penso che questo atteggiamento sia giusto perché mina il lavoro che facciamo. Una cosa l’ho capita, e l’ho anche detta ai miei giocatori: amici non ne abbiamo, la Juve o si ama o si odia.

Uno sfogo duro, alla Mourinho verrebbe da dire,  da allenatore che difende i suoi ragazzi contro tutto e tutti e fa da scudo tra la squadra e il mondo esterno.  E’ evidente che il primo punto su cui sta lavorando il nuovo tecnico è proprio la mentalità e i limiti psicologici che in questi due anni hanno spesso affossato la Juve.  E allora arriva una dose di fiducia e di stima nei confronti di chi è stato messo sotto accusa nei giorni scorsi, come Chiellini:

Perché adesso più nessuno parla di Chiellini? Ha giocato una partita straordinaria annullando Cerci, ma sembra che tutto questo sia normale mentre ogni suo errore viene evidenziato. Quando si perde si massacrano sempre gli stessi, quando si vince si sta sempre zitti.

Antonio Conte ne ha anche per i tifosi, che ieri sera han supportato la squadra, ma non come vorrebbe lui, soprattutto dopo il pareggio della Fiorentina:

Per dieci minuti, nel secondo tempo, mi sembrava di essere a teatro. Solo le curve ci sostenevano. Ma qua non siamo a teatro, io voglio una bolgia. E i tifosi devono capire che ci devono stare vicino soprattutto quando la squadra incontra delle difficoltà, è troppo facile fare il tifo solamente quando si vince

Non sappiamo se la Juve quest’anno farà bene o no, ma di certo sembra aver ritrovato la grinta e la cattiveria agonistica che mancavano dal ritorno in serie A. E il merito di questo è di Conte, trascinatore una volta  da giocatore, così come ora da allenatore.

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