Non c’è giustizia per il calcio italiano

di Redazione Commenta

Due brutti episodi di giustizia-ingiustizia hanno caratterizzato la giornata odierna. Il primo risale a questa mattina, quando tutti aspettavano l’inizio del processo all’agente Luigi Spaccarotella, reo di aver ucciso (accidentalmente) il tifoso della Lazio Gabriele Sandri. La brutta figura la fa il gip, che ha mancato di inviare ad uno dei due avvocati dell’ex poliziotto la notifica di chiusura delle indagini. Un difetto di forma che però è stato preso a pretesto, incontestabile secondo il gup che doveva presiedere all’udienza preliminare di oggi, e che ha di fatto annullato l’udienza, e rimandato tutto a novembre, quando si ricomincerà tutto daccapo.

Poche ore dopo si viene a sapere che i 7 accusati di aver fatto sospendere il derby Lazio-Roma del 21 Marzo del 2004, sono di nuovo liberi di delinquere, perchè il reato è stato prescritto. I 7 presunti ultras avevano prima scavalcato le recinzioni dello stadio e poi fatto circolare la notizia, rivelatasi falsa, che era morto un bambino investito dalla volante della polizia. Motivo per cui i calciatori furono costretti ad interrompere la gara.

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