Blatter preoccupato dalla situazione di Farina

di Redazione Commenta

Simone Farina, il giocatore del Gubbio e immagine simbolo positiva dello scandalo del calcioscommesse, è ancora senza squadra dopo aver rescisso il contratto con la società umbra, e ne ha parlato oggi anche il presidente della FIFA Joseph Blatter a Zurigo a margine della riunione del comitato esecutivo. Proprio Blatter aveva premiato Farina durante una cerimonia per il suo gesto di grandissimo rilievo, denunciando un tentativo di corruzione che gli avrebbe fruttato parecchi soldi. Ambasciatore della FIFA, ma senza squadra. Blatter non lo può accettare.

DRAMMATICO ESEMPIO – Il presidente della FIFA si è così espresso sulla vicenda:

Il fatto che Simone Farina sia considerato un traditore e che non trovi un club per il quale giocare è drammatico. Oggi è un ambasciatore della FIFA, ma bisogna cambiare mentalità. Il peggior male del calcio sono le gare truccate e i giocatori rappresentano l’anello debole di questa catena. Bisogna proteggerli e incoraggiarli a denunciare qualsiasi tentativo di illecito. Mi auguro finisca l’epoca dell’omertà nella quale chi denuncia viene considerato un traditore. Da tutto questo dipende il futuro del calcio.

MONDIALE 2014 – Blatter trova anche lo spazio per parlare dei prossimi mondiali che si giocheranno in Brasile, spiegando se vedremo o meno i cinque arbitri, compresi quindi i giudici di linea:

Ricorrere ai cinque arbitri è una possibilità offerta dall’International Board, il problema è che già molto difficile trovare trovare tre arbitri per dirigere una partita, allora cinque, o addirittura sei considerando il “quarto uomo” è ancora più arduo. Inoltre, l’esatta ubicazione in campo dei due assistenti supplementari è ancora oggetto di studi. La decisione non spetta a me, ma le qualificazioni si giocano con il sistema tradizionale di un arbitro centrale, due assistenti ed il quarto uomo. Generalmente la fase finale coincide con quanto fatto nei preliminari, poi però tutto può accadere e non posso escludere nulla.

Photo credits | Getty Images

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