Dieci giocatori del Barça sottoposti a test antidoping

di Redazione Commenta

Foto: AP/LaPresse

Non accenna a placarsi la tempesta scatenata dall’emittente madrilena Cadena Cope, che qualche giorno fa aveva lanciato pesanti sospetti sui giocatore del Barcellona, ma anche su chi avrebbe il compito di occuparsi di controlli antidoping. A detta della radio (che citava comunque fonti vicine alle merengues) il Real Madrid era in procinto di chiedere controlli “seri” sui blaugrana, per verificare che fossero realmente a posto con le norme antidoping.

Un’accusa così diretta non poteva non portarsi dietro uno strascico di reazioni, tanto che il Barcellona ha minacciato il ricorso alle vie legali per difendere la correttezza dei propri giocatori. Nel frattempo Florentino Perez, presidente del Real Madrid, si è tirato fuori dalla storia, facendo sapere di non avere nulla a che fare con la vicenda. E fin qui è storia vecchia. La novità è arrivata oggi alla Ciudad Deportiva, quartier generale del Barcellona, dove si sono presentati due ispettori per effettuare controlli a sorpresa su ben 10 giocatori.

Messi, Xavi, Afellay, David Villa, Jeffren, Piqué, Pinto, Iniesta,Victor Valdés e Mascherano sono i giocatori “costretti” a sottoporsi ai controlli antidoping nel corso della mattinata, mentre il Barcellona chiedeva spiegazioni in merito, specie in considerazione del fatto che un controllo a sosrpresa era già stato effettuato il 23 febbraio scorso, meno di un mese fa. Che ci sia una sorta di accanimento su una delle squadre più forti d’Europa o dobbiamo pensare che ai piani alti stiano dando credito alle insinuazioni della radio madrilena?

Per ora non possiamo far altro che fidarci da quanto detto dall’Uefa, che parla di controlli “assolutamente normali” per tutte le squadre impegnate in Champions League. Una pura coincidenza, dunque, che tutto questo avvenga a tre giorni dalla trasmissione incriminata. Una coincidenza alla quale non crede Gerard Piqué che sulle pagine di Twitter ha commentato:

Oggi siamo stati sottoposti ai controlli antidoping della Uefa… che coincidenza!

Ed in effetti la tempestività dell’Uefa qualche dubbio lo lascia.

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