Brasile diffidato per le “troppe esaltazioni religiose”

di Redazione 2

In un mondo del calcio in cui l’economia va a rotoli, due o tre squadre spendono centinaia di milioni per acquistare calciatori strapagati, mentre tutte le altre devono fare i salti mortali per far quadrare i bilanci. In un mondo del calcio in cui il razzismo e la violenza sono ancora molto presenti anche ai livelli più alti, la federazione calcistica danese non trova di meglio da fare che prendersela con i calciatori brasiliani perché, dopo essersi aggiudicati la Confederations Cup, si sono riuniti in cerchio e hanno ringraziato Dio per averli fatti vincere.

D’altra parte la Fifa non ha potuto fare altro che dare ragione ai danesi e ammonire il Brasile perché deve garantire

moderazione nell’atteggiamento dei giocatori più religiosi.

Anche se alla fine ha lasciato capire che non prenderà provvedimenti. Va bene la laicità o il rispetto per gli avversari, ma da qui a prendersela per una preghiera, per quanto teatrale sia, sembra di scadere nel ridicolo.

Commenti (2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>