Juventus, Buffon rimane ma il vero problema è in attacco

Foto: AP/LaPresse

Tra qualche mese in porta alla Juventus ci sarà così tanta abbondanza che Delneri potrebbe decidere di schierare un estremo difensore in attacco. Gigi Buffon, una volta per tutte, chiude ogni discorso riguardo ad un suo trasferimento affermando

Sarei un pazzo a voler lasciare Torino.

E siccome scalpita per tornare ad allenarsi, per adesso pare lontana ogni ipotesi di cessione. Il problema vero è l’attacco. Ieri Della Valle ha detto no alla cessione di Gilardino. Quando gli hanno chiesto cosa ne pensava, la sua risposta è stata piuttosto chiara

parliamo di cose serie.

Su Cassano rimane aperto un piccolissimo spiraglio, visto che Delneri ha affermato

l’ho allenato, magari un giorno tornerò ad allenarlo, mai dire mai..

ma pare che alla dirigenza non vada più di investire in un calciatore che ha dimostrato di essere ancora vittima delle cassanate. Si continua a parlare di Adebayor e Dzeko, ma essendo extracomunitari prima di giugno non potrebbero arrivare, mentre per Pazzini la situazione si fa sempre più complicata, visto che dopo Cassano, difficilmente Garrone potrebbe decidere di rinunciare anche all’ex viola.

Dunque chi rimane? Benzema è legato all’arrivo di un altro attaccante a Madrid, Forlan è l’unica pista credibile, ma sembra che l’Atletico non voglia mandarlo via prima di giugno. E così l’idea nuova è di bruciare tutti sul tempo, ed ingaggiare a gennaio Lukaku. Il belga ha già diversi contratti pronti per la prossima estate. L’unica speranza che ha la Juve di ingaggiarlo è anticipare i tempi, ma l’operazione non sembra affatto semplice (ed economica).

1 commento su “Juventus, Buffon rimane ma il vero problema è in attacco”

  1. Io penso una cosa….
    Perchè spendere 50 milioni per fare una coppia d’attacco di trentenni (o quasi) invece di spendere 100 milioni per fare una coppia di ventenni?
    Si spende il doppio ma si sta coperti per molti più anni.
    E’ verissimo che per i giovani c’è sempre il rischio che si brucino ma non è capitato praticamente mai ai veri campioni, quelli che si bruciano erano o semplicemente precoci rispetto ai coetanei o sopravvalutati dall’ambiente.
    Una coppia Pastore-Lukaku o Pastore-Neymar sarebbe già ora tra le più forti al mondo con in più una prospettiva di crescita allucinante.
    Si spalmano i pagamenti su più anni e alla fine ci si ritrova con una squadra forte ora e forte nei prossimi 10 se non 15 anni….

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