Calciomercato Juve, due attaccanti di troppo

di Redazione Commenta

Dall’assemblea degli azionisti che si è tenuta questa settimana è venuto fuori un elemento chiaro che traccia la strada per il futuro della Juventus. La dirigenza ha compiuto grossi sforzi economici in passato, in particolar modo per costruire lo stadio, ma non solo, ed ora è arrivato il momento di chiudere il rubinetto. Troppi esercizi in passivo non fanno bene né alle casse societarie né alle regole del fair play finanziario, e così dalla prossima annata non si spenderà un euro in più di quanto si incasserà.

Questo vuol dire soltanto una cosa: non verranno fatti grossi acquisti se prima non ci saranno state delle cessioni. E siccome per tre quarti la squadra non si tocca, è l’attacco il reparto maggiormente al centro delle attenzioni. Lì si dovrà acquistare di più, ma ci sono anche gli unici due giocatori in grado di far fare cassa: Quagliarella e Matri. Vendendoli entrambi si dovrebbero riuscire a racimolare non meno di 25 milioni, soldi sufficienti per prendere Llorente a parametro zero (a meno che l’Atletico non si accontenti delle briciole a gennaio) più un’altra punta. Le alternative sono Willian dello Shaktar, l’ex milanista Huntelaar e Lewandowski del Borussia Dortmund, un po’ più staccati Nani che va in scadenza l’anno successivo e Walcott su cui c’è una concorrenza incredibile.

GLI ALTRI REPARTI – Un acquisto potrebbe arrivare anche da Udine dove si seguono Armero e Danilo, ma con i tempi che corrono soltanto uno dei due potrebbe essere preso, mentre per la difesa si seguono soltanto parametri zero. A centrocampo tutto dovrebbe rimanere invariato con Lichtsteiner che ha appena confermato che rimarrà mentre centralmente Pogba, Marrone e Giaccherini sono un’assicurazione sul futuro. Non che gli osservatori bianconeri siano in vacanza. Ce ne sono molti che seguono alcuni giocatori brasiliani e non solo, ma si tratta comunque di colpi minori che il prossimo anno serviranno soltanto per investire in qualche giovane talento da far crescere in qualche piccolo club italiano.

Photo Credits | Getty Images

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