La favola del Verona ’84-’85

di Redazione 3

Nella rubrica solitamente dedicata alle partite storiche apriamo una piccola parentesi per ricordare una bella fiaba a lieto fine. Non vi racconteremo di una singola gara, ma di un intero campionato rimasto nelle menti e nei cuori di chi lo ha vissuto da vincitore, contro ogni pronostico e al di là di ogni più rosea aspettativa.

E si, perché quella del Verona nella stagione ’84-’85 è ricordata come una delle più belle favole del calcio italiano, da sempre abituato a vedere in testa le solite 4-5 grandi.

Ma quell’anno accadde qualcosa di speciale e, nonostante i gialloblu giocassero ad alti livelli già da un paio di stagioni, neanche il tifoso più accanito poteva immaginare che in quella stagione sarebbero riusciti a mettere in fila squadroni come Inter, Juve, Torino, Roma e Napoli.


E proprio agli azzurri di Maradona venne impartita la prima grande lezione di calcio, con un 3-1 che sapeva ben poco di semplice fortuna. Poi fu la volta dei campioni d’Italia della Juventus, ridimensionati dalle reti di Galderisi ed Elkjaer. Un cammino impressionante quello degli uomini di Bagnoli che non conobbero sconfitte fino all’ultima giornata del girone di andata.

Campione d’inverno, nonostante la debacle in quel di Avellino, dove a causa del terreno pesante, i gialloblu non riuscirono a dimostrare pienamente il proprio valore. L’inter inseguiva a soli due punti, ma con soli sei gol subiti in 15 gare, il Verona si apprestava a diventare la più bella realtà del calcio italiano di quegli anni.

Qualcuno a quel punto si aspettava un calo, dovuto soprattutto alla tensione dei grandi palcoscenici. Ma l’Hellas Verona continuava a macinare bel gioco e risultati e anche quando non c’era spettacolo in campo, i due punti arrivavano comunque. E punto dopo punto si arrivò alla penultima di campionato. Atalanta-Verona, recitava il calendario ed ormai i gialloblu erano vicini al sogno.

Il gol dei bergamaschi strozzò in gola i canti di gioia, ma la delusione durò il tempo dell’intervallo. Poi ci pensò il solito cenerentolo-Elkjaer (per quel gol segnato alla Juve senza una scarpa) a regalare ai tifosi uno scudetto su cui nessuno avrebbe scommesso.

Il Verona dei “lavoratori” aveva avuto la meglio su squadre che potevano contare su nomi del calibro di Maradona, Platinì, Zico, Rumenigge e Falcao. E se non è una favola questa…

Commenti (3)

  1. Io non c’ero ma ho visto tanti video… Adesso siamo ridotti in c1… e ci mancava poco, veramente poco alla c2… Adesso puntiamo sui giovani e chissà…
    Forza! Hellas /=\ Verona

  2. Già Rikkardo, chissà… le favole a volte si ripetono 🙂
    In bocca al lupo a te e a tutti i tifosi dell’Hellas /=\

  3. Ultima cosa che mi sono dimenticato di scrivere prima: anche se in c1 dovevate vedere lo stadio quest’anno, soprattutto nella partita dello spareggio di andata, che cuore veramente! Però la partita dove mi sono più commosso è stata quella pareggiata con lo spezia che ci ha spediti in c1 (quella di ritorno), un tifo sugli spalti come non avevo mai visto, alla fine tutti a cantare e ad applaudire i ragazzi per l’orgoglio messo in campo nel girone di ritorno, sono stati dei leoni, e la fortuna e il loro portiere in quella maledetta partita hanno rovinato una festa. Fuori, gente che piangeva e l’aria estiva, calda e umida, che faceva da contorno. Io aspettavo l’autobus, che tardava ad arrivare, persone ramaricate, arrabbiate, incazzate, che non sapevano come sfogarsi e piangendo e bevendo una coca cola dicevano “almeno torniamo a giocare di domenica, e torniamo subito su in b”. Persone di 70 e 80 anni increduli… La scena era di una drammaticità unica. Adesso la squadra è stata quasi ripulita del tutto, però i soldi nel calcio sovrastano le emozioni e dobbiamo sperare nei giovani che ci stanno arrivando e speriamo di rifondare una squadra che a detta di tutti ha dato molto al calcio e spero che darà ancora molto.

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