Cellino ad un passo dal West Ham, e a Cagliari monta la protesta

di Redazione Commenta

Ormai pare essere fatta. Mancano solo le firme, ma ormai l’attuale presidente del West Ham, Andrew Bernhadt, non può più tirarsi indietro. L’offerta di Cellino è la più alta di tutte, 70 milioni di sterline (quasi 80 milioni di euro), e nonostante le proteste veementi dei giornali inglesi che non vogliono un presidente in Premier League che abbia avuto problemi con la giustizia, la trattativa è ormai alle battute conclusive. Cellino infatti, quasi 10 anni fa, è stato condannato per falso in bilancio ad un anno e tre mesi di reclusione, e qualche anno prima era stato condananto per truffa ad un anno e due mesi. Ma ormai è acqua passata.

Cellino ha sempre fatto bene da presidente del Cagliari, ma la sua volontà di “fare di più” è sempre stata smorzata dal comune del capoluogo sardo (non ha mai autorizzato i progetti per il nuovo Sant’Elia) e dai tifosi, sempre troppo pochi per la serie A.

E allora adesso si vuol rifare in Premier League, dove il West Ham gli mette a disposizione uno stadio di proprietà, l’Upton Park, con annessi e connessi. Ma i tifosi del Cagliari non ci stanno. In primo luogo chiedono a Cellino, se ha davvero tanti soldi, perché non li investe nella squadra? E poi che fine farà la squadra sarda? La paura è che diventi una succursale del West Ham, a cui verranno prestati i calciatori da far crescere, da rispedire a Londra una volta diventati campioni. I primi a partire potrebbero essere Larrivey sin da subito e Allegri a fine stagione. La verità però la annuncerà lui stesso, solo a trattative concluse.

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