Prandelli sta con gli arbitri

Il campionato italiano è iniziato da sole tre settimane, ma già sono molte le squadre che si sentono in diritto di criticare l’operato degli arbitri. A dare il ‘la’ alle recriminazioni, seppure in modo garbato e composto, è stata la Fiorentina, allenata fino alla scorsa stagione da Cesare Prandelli. Ed è proprio il neo-ct della nazionale a dire la sua sulla situazione, difendendo le giacchette nere a spada tratta:

Non mi stanno piacendo le polemiche arbitrali e questa continua violenza psicologica. Dovremmo riuscire tutti ad abbassare un po’ i toni per uscirne, smettendo di parlar male degli arbitri. Basta seguire le interviste per capire che tutti, anche nelle grandi squadre, vogliono mettere pressione sui fischietti. Ogni partita ha una sua storia, non bisognerebbe parlare delle decisioni arbitrali: i nostri direttori di gara sono i migliori del mondo, sia fisicamente che tecnicamente, ma devono essere sereni per poter operare al meglio.

E se i presidenti dei vari club non  meritano i complimenti del selezionatore azzurro, li merita senz’altro il neo-promosso Cesena ed in particolare il furetto Giaccherini:

I romagnoli stanno facendo bene, hanno cambiato poco, mantenendo i propri equilibri. Giaccherini? Sicuramente è un ragazzo interessante, ha delle qualità: lo stiamo monitorando così come altri della sua fascia d’età, ma questo non vuol dire che sarà presto convocato in azzurro. È comunque il giocatore che si è messo in maggior evidenza in questi primi tre turni di campionato, così come il suo Cesena e il tecnico Ficcadenti.

E le cosiddette grandi?

Il Milan sta cercando un proprio gioco, ma un attacco così mi sembra improponibile, perciò Allegri deve restituire equilibrio alla squadra. Per la Roma non saprei, deve dirlo chi lavora sul campo. La Fiorentina non sarebbe potuta partire peggio, complici i diversi e pesanti infortuni: credo che sia solo una questione fisica. La Juve non so se sia da scudetto, di certo è tra le favorite con Inter e Milan. Ora sta a Delneri dare alla squadra un’identità chiara. La Champions? Credo che l’Inter possa ripetersi, ha ancora fame e voglia di soffrire.

Speriamo che anche la sua Italia abbia fame e voglia di soffrire.

Lascia un commento