Arbitraggi 34^ giornata: Bergonzi troppo severo con la Juve, Damato dimentica la regola del vantaggio

Foto: AP/LaPresse

Il sabato di Pasqua non è stato molto prolifico per gli arbitri italiani, forse perché non vedevano l’ora di raggiungere le famiglie per le vacanze. La giornata di campionato numero 34 consente di ottenere molti spunti di discussione su cui l’Ifab e l’associazione arbitri italiani dovrebbero discutere perché altrimenti le polemiche non finiranno mai.

Ad esempio bisogna avere una regola chiara su ciò che è accaduto in Palermo-Napoli, in cui l’arbitro Damato fischia un rigore netto in favore dei rosanero, senza però aspettare di vedere se il vantaggio si concretizza. Ed infatti un’azione più concreta di un gol, quello di Nocerino che due secondi dopo il fischio insacca, non c’è. Per sua fortuna Bovo ha poi segnato, altrimenti le polemiche sarebbero durate fino alla fine del campionato.

L’impressione è che Damato abbia commesso questa gaffe in quanto voleva recuperare in qualche modo dai torti commessi nei confronti dei siciliani, dopo che per tutto il primo tempo aveva fischiato, spesso a torto, contro i rosanero. In particolare gli mancava un rigore mezz’ora prima, che ha scatenato le proteste di Rossi, poi espulso, ed una serie di altri errori, alcuni anche successivi, come un altro rigore non dato al Palermo. Manca anche l’espulsione di Balzaretti per seconda ammonizione, ma sul finale di gara a risultato acquisito.

Altro spunto di cui discutere, le espulsioni dei portieri per fallo da ultimo uomo che causano un calcio di rigore. Sono anni che le società chiedono di eliminarli, ed anche se a termini di regolamento quella su Julio Cesar era corretta, le polemiche non mancano come sempre. Intanto Morganti decide di applicare alla lettera il regolamento e non sbaglia, come avviene sulla contestata punizione che porterà al gol di Sneijder, non proprio nettissima ma che ci poteva stare.

Quella che invece poteva non essere fischiata era quella decisiva del 2-2 tra Juventus e Catania. Questa scaturisce da un fallo di braccio di Melo in barriera su una punizione precedente. Giustamente come dice Delneri, il brasiliano non poteva mica tagliarsi il braccio. Infatti lo tiene attaccato al corpo, e a termini di regolamento il fallo non andava fischiato. Corretta invece la segnalazione per il rigore per la Juve del primo tempo.

Nelle altre gare si segnala il primo gol di Amauri in fuorigioco ed il secondo in sospetto fuorigioco, anche se le telecamere non riescono a decidere se questo secondo c’era o no, mentre era regolare il gol dell’1-2, poi annullato al Bologna, perché Britos non è in fuorigioco, e manca un rigore alla Fiorentina che però ha vinto ugualmente.

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