Messina: un tormento senza fine

di Redazione Commenta

L’agonia del Messina sembrava terminata con la mancata iscrizione al campionato di Serie B 2008/2009. Invece si era solo all’inizio. Dopo aver mancato anche l’approdo alla Lega Pro, i tifosi speravano almeno di aggrapparsi al salvagente del lodo Petrucci, che li avrebbe fatti ricominciare dalla Seconda Divisione.

E invece adesso è tutto da rifare, nel vero senso della parola. Evitata la ripartenza dalla terza categoria, la società siciliana ripartirà dalla Serie D. Qui però si apre un vero e proprio giallo. Il presidente Franza aveva fatto fallire il club perchè aveva detto di non volerne più sapere del calcio. Ma poi il suo nome rientra tra i pretendenti all’iscrizione del Messina Calcio tra i dilettanti.


Una questione con molti lati oscuri, se si pensa che Franza aveva chiuso le porte in faccia a chi gli chiedeva di salvare la squadra, e anche all’esborso di un solo milione di euro per far iscrivere la società tra i semi-professionisti. E invece si è sempre tirato indietro in questi casi, per poi comunicare, sul sito ufficiale della società, che la domanda alla F.I.G.C. per l’iscrizione alla D era stata presentata da Franza in persona. L’obiettivo, secondo quanto si legge sul comunicato, sarà di ripartire dall’esperienza degli ultimi 7 anni trascorsi tra Serie A e Serie B e formare una squadra di giovani talenti da lanciare nel grande calcio e praticamente far ritornare il club tra i professionisti con una strategia low-cost.

Ma intanto i tifosi non ci stanno e continuano le loro proteste. Sotto la sede della Federazione a Roma, durante il consiglio federale in cui era coinvolto anche il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, che aveva ricevuto l’onere di rappresentare la squadra, gli ultrà hanno srotolato uno striscione con su scritto: “La nostra passione svenduta per meno di un milione. Grazie sindaco”.

La colpa quindi viene attribuita al primo cittadino, che in campagna elettorale aveva promesso di salvare la squadra, ma che poi al momento di aprire il portafoglio si è tirato indietro.

Adesso pare che cerchino di approfittare di questo stato di confusione due nuovi acquirenti, che presenteranno domanda per iscrivere la società al campionato Interregionale (ex serie D), ma senza acquistare il titolo da Franza. In pratica si tratterebbe di una rifondazione che porterebbe anche al cambio di nome in F.C. Sporting Messina se dovesse avere la meglio Giuseppe Rodi, oppure in A.C.R. (Associazione Calcio Rinascita) Messina, se ad ottenere l’iscrizione sarà Giovanni Carabellò. A questo punto aspettiamo il prossimo episodio di quest’altra telenovela estiva.

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