Caso Beckham: lui propone il part-time, ma ora c’è tensione tra le società

di Redazione 1

Forse siamo vicini alla soluzione del caso Beckham, e a proporla pare essere stato proprio il calciatore. Secondo gli accordi presi in precedenza, lui sarebbe dovuto rimanere a Milano fino al 9 marzo, per poi tornare in America in tempo per disputare la prima gara della Major League 11 giorni dopo. Il campionato italiano finisce il 31 maggio, quindi è semplice la proposta del calciatore: restare al Milan fino a fine campionato e poi volare subito a Los Angeles per giocare le restati 19 partite del campionato americano.

La proposta è interessante, e alla dirigenza rossonera andrebbe bene. Resta da attendere la risposta di quella americana, che però resta ferma sulla volontà di avere il calciatore subito, oppure di venderlo a titolo definitivo sin da ora. L’intento però pare averlo indietro, visto che le pretese sono molto alte: 12 milioni di dollari. I rossoneri ne hanno offerti solo 3, e Galliani non è minimamente intenzionato ad aumentare l’offerta.

Sarebbe inutile, secondo lui, spendere di più, primo perché fra tre mesi l’inglese compirà 34 anni, e spendere tanto sarebbe un furto. Ma poi perché il suo contratto con i Galaxy scade a novembre, e Becks non è minimamente intenzionato a rinnovarlo. Il che significa che si farebbe un mese di vacanza e poi tornerebbe a Milano per il mercato di gennaio a parametro zero, per potersi rimettere in carreggiata per il mondiale 2010.

Per questo motivo Galliani dice che i 3 milioni sono anche tanti, visto che tra pochi mesi potrebbe prendere il cartellino del calciatore gratis. A pesare inoltre è anche l’ingaggio del calciatore, molto alto anche per i rossoneri. La proposta dell’ad milanista è che se lo Spice Boy si diminuisce l’ingaggio, l’offerta ai Galaxy potrebbe aumentare, ma su questo punto pare che nemmeno il calciatore abbia intenzione di discutere. Una cosa è sicura: nel 2010 Beckham sarà un calciatore del Milan, da qualsiasi punto di vista si guardi la situazione, il club di Los Angeles ci va a perdere.

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