Morfeo: addio al Brescia (e forse al calcio)

di Redazione Commenta

E’ durato appena due mesi l’idillio tra il Brescia e Domenico Morfeo, in cerca di rilancio dopo qualche stagione piuttosto opaca. La scorsa estate ci eravamo entusiasmati per il suo passaggio alle Rondinelle, sognando già un percorso simile a quello di Robeto Baggio qualche tempo fa. Con le dovute differenze, ci mancherebbe, visto che il Divin Codino all’epoca aveva dimostrato grande umiltà nel mettersi in discussione in una squadra che lottava per la salvezza, mentre Mimmo Morfeo non è riuscito a calarsi in una realtà che avrebbe potuto offrirgli la possibilità di far vedere le doti di campione rimaste finora inespresse.

E dire che i consensi erano arrivati da tutte le parti, persino da quella fetta di tifoseria poco propensa ad accettare un’ex bandiera dell’odiata Atalanta. Ma lui non ha saputo approfittarne, non è riuscito a calarsi nella nuova realtà o forse, come detto da società e allenatore, non ha più gli stimoli giusti per giocare a certi livelli.

Ed in effetti non è che il fantasista, ormai ex, abbia dimostrato una gran voglia di fare, rimanendo fuori dalla squadra e lontano dagli allenamenti per diversi giorni. La scusa ufficiale era quella di un’infiammazione al petto, ma da qualche tempo si vociferava di un possibile addio alle Rondinelle.


Corioni, presidente del Brascia e “sponsor” personale di Morfeo, ha abbozzato sorrisi e giustificazioni finché ha potuto, prima di sbottare in un perentorio:

Se non ha più voglia di giocare che se ne stia a casa!

E Mimmo ha seguito il consiglio, restandosene tranquillamente in quel di Parma, salvo poi chiamare il presidente per comunicargli che da ieri mattina avrebbe ricominciato ad allenarsi. Ma i fischi di sabato al Rigamonti, dove assisteva dalla tribuna a Brescia- Ascoli, devono avergli fatto cambiare idea, se è vero che domenica sera ha chiamato nuovamente Corioni per congedarsi definitivamente dal club delle Rondinelle. Alla faccia della chiarezza di idee!

Cambierà nuovamente opinione, magari lacerato dalla nostalgia per un pallone da prendere a calci? Pare proprio di no, anche perché Corioni sarà pure buono, ma non è certo fesso:

A Morfeo manca lo spirito giusto per giocare a calcio, mentre lui pensa troppo agli interessi extra-calcistici, dalla borsa, agli affari, al ristorante. La storia di Morfeo a Brescia è chiusa.

E non solo a Brescia. Ciao ciao campione mai completamente esploso!

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