Milan, l’addio di Kakà apre le porte ad Amauri

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Non bastavano le sirene spagnole del Real Madrid a non far dormire sonni tranquilli a Galliani ed a tutti i tifosi del Milan. Adesso anche gli ultimi violenti fatti di cronaca, successivi all’uccisione del tifoso laziale Gabriele Sandri, stanno facendo barcollare Kakà, il quale si è detto non più sicuro di rimanere a giocare in Italia: “E’ triste. Sono stato direttamente vittima di tutto ciò perché i tifosi hanno bloccato l’incontro e noi non abbiamo potuto giocare. E’ stata una triste esperienza“.

Ma la miccia si è accesa alla domanda sulla possibilità di lasciare l’Italia, alla quale Kaka’ ha risposto così: “Non e’ che io voglia di cambiare club, perché sono felice al Milan, ma vedendo quello che sta accadendo, mi chiedo se ne vale la pena”.

La domanda che si pone il prossimo Pallone d’Oro è lecita e comprensibile, anche se non tutti la pensano allo stesso modo; c’è chi, come Christian Panucci, noto per non avere mai peli sulla lingua, vede nelle dichiarazioni di Kakà più un pretesto per una decisione forse già presa da tempo: “Fanno tutti i moralisti ma bisogna smetterla, basta pagarli i campioni e vedrete che finché sarà così questi verranno sempre a giocare in Italia, davanti ai soldi tutti cambiano.

Il giallorosso poi si sofferma sui fatti del week-end: “Anch’io davanti a certe scene ho provato un grosso schifo e ho evitato di farle vedere a mio figlio, meglio i cartoni animati, però dare la colpa solo al calcio di quanto sta avvenendo è ingiusto e riduttivo. Ora più che mai i tifosi veri devono dare una mano mentre le istituzioni facciano regole più rigide e puniscano davvero chi non le rispetta“.

Non resta che aspettare i prossimi sviluppi del calciomercato per sapere il futuro del brasiliano; intanto però Carlo Ancelotti si consola con l’altro giovane verdeoro Pato ed azzarda un paragone non da poco: “Lo dico e lo sottoscrivo: Pato è più forte di Ronaldinho: è un fenomeno e con lui potrà tornare ad utilizzare il modulo a due punte. E’ stato un gran colpo che ha dimostrato come la società sia sempre attenta sul mercato. Anzi, stiamo seguendo altri giocatori interessanti ma non faccio nomi altrimenti scateno aste“.

Il nome lo facciamo noi: è quello di Amauri del Palermo, per il quale il Milan avrebbe già offerto 25 milioni di euro. La conferma indiretta arriva dal suo agente, il quale fa sapere che le trattative fra il suo assistito e qualche società sono già avviate: “Abbiamo avuto contatti con molti club di primo livello in Europa, giocherà in Champions League, ma sempre con uno spicchio di rosanero nel cuore“. A fargli posto potrebbe essere uno tra Ronaldo e Gilardino, il primo per via dei noti guai fisici, il secondo per non essersi ancora perfettamente integrato negli schemi di Ancelotti.

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