Calcio di rigore

di Redazione 1

Foto: AP/LaPresse

Calcio di rigore

Il calcio di rigore è una sanzione che segue una delle 10 infrazioni della punizione diretta commessa all’interno dell’aria di rigore del difendente. Una rete può essere segnata direttamente dal calcio di rigore. I calci di rigore possono essere calciati anche alla fine di una partita conclusasi con un pareggio, ed eventualmente a seguito dei tempi supplementari.

I falli che conducono al calcio di rigore sono:

  1. Calcio, o tentativo di calcio, di un avversario;
  2. Sgambetto;
  3. Saltare su un avversario;
  4. Carica;
  5. Colpire o tentare di colpire un avversario;
  6. Spinta;
  7. Tackle;
  8. Trattenuta;
  9. Sputo;
  10. Tocco con le mani (non del portiere).

La linea dell’area di rigore, che essa sia parallela o perpendicolare alla linea di porta, è considerata facente parte dell’area di rigore, e dunque se un fallo viene commesso esattamente su di essa, sarà calcio di rigore.

Al momento dell’infrazione, l’arbitro deve fischiare ed indicare il dischetto del rigore. Il pallone dev’essere posizionato su tale dischetto, il calciatore che lo calcerà dev’essere facilmente identificabile, il portiere deve restare sulla linea di porta tra i pali, mentre tutti gli altri giocatori devono rimanere all’esterno dell’area di rigore, ad almeno 9,15 metri dal pallone. Se questi stazionano al limite dell’area di rigore devono rimanere al di fuori della mezzaluna disegnata nella parte centrale della linea d’area.

Al momento di calciare, dopo il fischio, nessuno può trovarsi all’interno dell’area di rigore al di fuori del calciatore che lo batterà, del portiere avversario e dell’arbitro. In caso di invasione dell’area il rigore andrà ripetuto. Il calciatore che lo batte non può toccare il pallone due volte e non può fermare la rincorsa. Sono permesse le finte, tranne se queste sono considerate un comportamento antisportivo. In questo caso l’arbitro può ammonire l’autore della scorrettezza. Dopo che il pallone ha varcato la linea di porta, spetta all’arbitro decidere se il rigore può essere considerato regolare oppure dev’essere ripetuto. Se il pallone non entra e un compagno di chi calcia il rigore commette un’infrazione, si riprende con un calcio di punizione in favore della squadra difendente. Il giocatore che batte il rigore non può passare il pallone ad un compagno ma deve necessariamente batterlo verso la porta. Se il rigore viene decretato a tempo scaduto, l’arbitro è tenuto a prolungare il tempo di gioco per farlo battere.

Nel caso della cosiddetta “lotteria dei rigori”, cioè quando a fine partita due squadre che si trovano in parità devono battere i calci di rigore, a meno che il regolamento del torneo non dia disposizioni diverse, si battono 5 rigori per squadra. La serie dei 5 rigori può essere interrotta solo se, matematicamente, una squadra non può più raggiungere l’altra. In caso contrario si battono tutti i 10 rigori. Se alla fine di questi continua lo stato di pareggio, si passerà ai rigori ad oltranza, cioè se ne batterà uno a testa finché una squadra segna e l’altra no.

[Fonte: Aia-Figc]

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