Doveva essere la serata del riscatto bianconero, dopo le ultime deludenti prestazioni sia in campionato che in Champions League. In settimana la squadra si era stretta intorno al suo tecnico (un po’ forzatamente, a dire il vero) per tentare di salvare il salvabile in una stagione che non è nata sotto la stella migliore. Doveva essere, ma così non è stato.
La notte si è tinta di azzurro, quell’azzurro che non risplendeva così in alto da secoli e che qualche tempo fa ha finito addirittuta per illuminare il cielo della serie C. Napoli sogna e ne ha ben donde, perché fino alle cinque (minuto più minuto meno) di questo pomeriggio sarà la regina d’Italia, alla faccia delle “grandi sorelle” costrette a rincorrere.
Sette partite, sedici punti, gli ultimi tre dei quali conquistati contro l’armata bianconera, scesa al San Paolo combattiva più che mai (almeno nelle intenzioni). E’ un Napoli forte quello messo insieme da De Laurentiis, uno dei pochi presidenti ad aver mantenuto le promesse fatte. E’ un Napoli che corre e lotta, anche quando la sorte sembra accanirsi contro.
Ieri sera la Juve era andata in vantaggio proprio nel momento in cui si aveva l’impressione che gli azzurri potessero capitalizzare. Il gol di Amauri poteva spezzare le gambe e i sogni. Ma non per il Napoli, che reagiva prontamente ed andava al pareggio con Hamsik, per poi capovolgere il risultato con il solito Lavezzi. 2-1, Napoli sogna e la Juve piange in attesa della gara col Real.
Festa sotto il Vesuvio, ma anche in riva all’Arno, con una Fiorentina sempre più lanciata, che nel pomeriggio di ieri ha fatto fuori una Reggina già in cerca di punti salvezza. Prandelli ha risparmiato alcuni dei pezzi migliori in vista della gara contro il Bayern Monaco, lasciando in panchina Gilardino e Montolivo (tanto per citarne due). Attacco affidato a Jovetic-Pazzini, che hanno provato con scarsa fortuna a non far rimpiangere “il violinista” ex Milan.
La gara si sbloccava solo al 40′ grazie ad un rigore procurato e calciato da Pazzini, con espulsione del portiere avversario. Tutta un’altra musica nella ripresa con l’ingresso di Gilardino che andava a segno per due volte. Viola a 13 punti e Reggina penultima in classifica con appena due pareggi in sette gare.
Una piccola precisazione. Per la Fiorentina il rigore è stato si realizzato da Pazzini, ma procurato da Santana su assist di Kuzmanovic.
Ciao
Sempre attento il nostro Sanghino… Grazie per la precisazione 🙂