Italia-Slovacchia, analisi di un tracollo

di Redazione 4

Il giorno dopo non ci sono proprio parole per descrivere l’Italia vista in campo contro la Slovacchia. A dir la verità tutti ci aspettavamo una squadra sottotono e ben lontana dai fasti del 2006, ma nessuno poteva immaginare che in un girone in cui c’erano anche Slovacchia e Nuova Zelanda, gli azzurri arrivassero all’ultimo posto.

La terza partita in ogni caso si intuisce come finirà sin dalle prime battute. Vedere gli azzurri schiacciati dai primissimi minuti da calciatori che nel campionato italiano non farebbero nemmeno panchina (Hamsik a parte), la dice lunga sulla preparazione e la mentalità degli uomini di Lippi.

Probabilmente il primo responsabile di questo tracollo è proprio il ct, che ha cominciato a sbagliare sin da prima di partire dal Sudafrica, non portando nemmeno un uomo di fantasia, e affidando l’intera squadra nei piedi di Pirlo. Con il suo infortunio il Mondiale è finito ancor prima di cominciare. Ma gli errori non sono finiti lì, perché dopo aver visto che il tridente non funzionava, anziché passare alle due punte, preferite da tutti, specialmente dai giocatori, ha continuato con lo stesso modulo combiando soltanto i protagonisti.

Purtroppo stavolta la sua testardaggine non ha pagato, perché ha capito troppo tardi che un uomo di un metro e 90 come Iaquinta non può giocare da esterno, ed un altro con un minimo di fanstasia come Quagliarella non può essere lasciato in panchina mentre la squadra naviga a vista senza un minimo di idea su come segnare.

Dopotutto commentare la gara di ieri serve a poco, l’Italia non è quella vista in campo contro la Slovacchia. Si trattava di un gruppo di calciatori spauriti e già con la testa alle vacanze che non vedeva l’ora che il Mondiale finisse, per scrollarsi di dosso quel fastidioso e pesante titolo di Campioni del Mondo.

Le pagelle degli azzurri:

Marchetti: 5. Sui gol le colpe sono più della difesa che sue, ma non ha la possibilità di fare bella figura e per ora non si può dire con certezza che sia lui il dopo-Buffon.

Zambrotta: 5. La spinta delle altre due partite viene a mancare, e si notano tutti i suoi limiti nella fase difensiva.

Cannavaro: 4. Ha già la testa al sole arabo e le gambe in pre-pensionamento. In questa condizione non sarebbe nemmeno dovuto partire per il Sudafrica.

Chiellini: 5. Non riesce come nelle altre partite a coprire Cannavaro, ed il fatto che gli slovacchi sfuggano da tutte le parti dipende anche da lui.

Criscito: 5. E’ uno dei primi a pagare la cattiva giornata degli azzurri, ma la sua prestazione è andata calando dalla prima partita. Il futuro della fascia sinistra della nazionale è comunque suo.

Gattuso: 5. Si dà da fare come sempre, ma arriva in ritardo ed è lontano parente del Ringhio che conosciamo. Giusto ritirarsi.

De Rossi: 4,5. Non fa filtro, è responsabile sul primo gol subìto, in attacco non si vede. Assente ingiustificato.

Montolivo: 6,5. E’ uno dei pochi che fa qualcosa, anche se gli manca la qualità di Pirlo.

Pepe: 6. La prestazione è buona, ma rovina tutto per il gol-qualificazione divorato nel finale. Se avesse segnato probabilmente il suo voto sarebbe lievitato.

Iaquinta: 4. C’era Iaquinta in campo?

Di Natale: 5. E’ incredibile come un calciatore che segni a ripetizione in campionato, in nazionale sia così opaco. Il discorso è il contrario rispetto a Pepe, gioca molto male, ma almeno la rete fa alzare un poco la sua valutazione.

Maggio: 5. Paga la giornata nera di tutta la difesa. Sognava sicuramente un esordio migliore ad un Mondiale.

Quagliarella: 9. Entra e cambia la partita. La prima rete azzurra è merito suo, segna la seconda e va vicino a segnare la doppietta. Se fossimo passati forse la sua valutazione sarebbe addirittura 10. Messo in campo troppo tardi, fa ben sperare per il futuro.

Pirlo: 6,5. Alza i ritmi della squadra e con lui gli azzurri prendono un po’ più di fiducia, ma è ancora poco incisivo.

Lippi: zero spaccato. Come già detto, sbaglia tutto, non impara dagli errori, e forse fa addirittura peggio di Domenech. Per fortuna che da oggi il nuovo ct azzurro sarà Prandelli.

Commenti (4)

  1. eppure col 3a3 avremmo visto un altro mondiale per l’italia e sarebbe stata la consacrazione di quagliarella a livello internazionale

  2. dici che avremmo valutato migliore la prestazione, o che dopo il turno l’Italia avrebbe giocato meglio?
    Secondo me la prestazione restava comunque scarsa, e al massimo dagli ottavi in poi sarebbe leggermente migliorata perché Quagliarella avrebbe giocato da titolare e sarebbe ritornato Pirlo, ma ho paura di pensare a cosa sarebbe accaduto se avessimo incontrato l’Olanda!

  3. Del senno di poi son piene le fosse.Detto questo, i motivi del fallimento della nazionale sono quelli a monte e quelli attuali. A monte c’è l’uso smodato di stranieri nel campionato (perchè quei soldi non vengono impiegati per allestire vivai di giovani ?), il ristrettissimo tempo di un mese a disposizione del ct, per preparare la squadra, Poi ci sono i motivi attuali, la mancanza di fuori classe, l’impiego scriteriato di spompati protagonisti del passato e di giovani inesperti, l’incomprensibile omissione di discreti giocatori (niente di sublime intendiamoci) lasciati a casa per antipatie personali, le pressioni dei club e forse degli sponsors. Non è possibile che quello stesso ct che aveva condotto l’Italia alla vittoria dei mondiali solo quattro anni fa, sia improvvisamente diventato incompetente o peggio. Ricominciamo dunque tutto daccapo e che Dio ce la mandi buona. Messi da parte i legittimi rancori adesso bisogna rimboccarsi le maniche e andare avanti. Ovviamente senza le pallide figure dei “campioni del mondo 2006” e senza Lippi..

  4. VERGOGNA! Milioni pagati per scarpe d’oro, diciamo di fango…

    Siamo proprio campioni della parrocchia, bravi!

    p.s. iniziamo a pagare meno i calciatori, così corrono un po di più per la pagnotta

    evviva l’italia (anche a Roma .. in parlamento sono bravi, ve lo dirò più avanti..)

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