Scudetto 2006: John Elkann risponde a Moratti

di Redazione 4

Il campionato non è ancora partito, ma la rivalità tra Juventus ed Inter infiamma l’estate italiana ancor più della vigilia di un derby. Il motivo del contendere – manco a dirlo – è lo scudetto 2006, vinto sul campo dai bianconeri ed assegnato d’ufficio all’Inter. La querelle Agnelli-Moratti continua a scaldare le nostre giornate, mentre anche altri protagonisti si aggiungono sull’uno o sull’altro fronte, come ha fatto oggi John Elkann, presidente della Fiat.

Nei giorni scorsi il presidente della Juventus aveva ribadito la volontà di rivolgersi alla giustizia ordinaria per veder riconosciuti i propri diritti. Moratti, dal canto suo, invitava Agnelli a concedersi un periodo di vacanza, come a dire “rilassati”. La risposta non si è fatta attendere ma è arrivata da un altro rampollo della famiglia Agnelli, John Elkann appunto:

La Juve è sempre stata molto coerente nel chiedere parità di trattamento, senza entrare nel merito della decisione. Noto disagio e consigli da parte di altri e questo fa supporre che qualcosa da nascondere c’è.

Il presidente della Fiat non nomina mai Moratti, ma il riferimento è chiaro:

Siamo contenti di questi consigli giunti da una persona di una certa età, che con la sua saggezza ci invita ad andare in vacanza. Ma noi sappiamo che c’è da lavorare, che c’è tantissimo da fare ed è la nostra priorità.

Sulla questione interviene anche Antonio Conte:

Il presidente sta seguendo una strada che è giusto che si segua. Gli scudetti è giusto vincerli sul campo. La Juve per me ha 29 scudetti, il resto è tutto relativo. Pensiamo di fare tornare la Juve competitiva sul campo, di scudetti ne vogliamo parlare solo sul campo.

E’ dello stesso avviso Gianluca Pessotto:

Nel 2005 e 2006 abbiamo vinto sul campo, quindi il prossimo scudetto sarà quello della terza stella. NNoi eravamo in campo e sappiamo come abbiamo vinto. Adesso ci pensa il presidente a far valere i nostri diritti.

Con molta probabilità la Juventus non avrà indietro i suoi titoli, ma vale la pena tentare e soprattutto dimostrare che la legge è uguale per tutti. Prescrizione o no.

 

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