Agcom e Dazn: ecco cosa sta succedendo

di Daniele Pace Commenta

Agcom ha fatto una richiesta a Dazn, ovvero quella di stringere delle intese con degli operatori in alternativa a Tim. L’obiettivo principale di una simile richiesta è quello di evitare delle problematiche che si sono verificate, purtroppo, fino a questo momento con una certa frequenza, ovvero le congestioni del traffico che hanno bloccato lo streaming o lo hanno reso molto più lento e a scatti, e dare adeguata tutela agli utenti. 

Si tratta della prima occasione in cui Agcom decide di prendere di petto un operatore così importante e, nonostante la richiesta comprenda delle cose che, con ogni probabilità, vanno oltre i suoi poteri, ci troviamo di fronte a un intervento decisamente di spessore e rivoluzionario.

La sorpresa c’è stata per tutti, ma non per gli addetti ai lavori, che avevano già il sentore di quello che stava accadendo. Ebbene, Agcom, l’Autorità Garante delle Comunicazioni, ha deciso di farsi sentire contro Dazn. Il calcio, in fondo, è un tema decisamente di primo piano in Italia e intorno allo stesso girano così tanti interessi che si tratta sempre di interventi molto delicati quando vengono messi in atto. Senza ombra di dubbio, il colpo inferto da Agcom è di quelli importanti e che faranno senz’altro discutere, ma si può considerare anche un atto decisamente coraggioso, visto che per la prima volta il Garante va a prescrivere, nonostante sia un atto di indirizzo, a un Over the Top, ovvero uno di quei soggetti che di solito non vengono regolati da parte dell’AGCOM, il comportamento che deve tenere in merito all’offerta del campionato di calcio della massima serie italiana in diretta streaming.

È importante mettere in evidenza come, in riferimento a questo tema, Agcom aveva già provveduto a dire la propria rispetto a un soggetto non regolato, in quel caso si trattava di Amazon, ma non nel settore calcistico, quanto in quello postale, in un contesto regolato da norme in tutto e per tutto differenti.

In riferimento al contenuto dell’atto di indirizzo, è bene mettere in evidenza come non si conoscano molto bene ancora dettagli in più rispetto a quanto è già stato affermato all’interno del comunicato stampa di AGCOM. Dal punto di vista formale, però, siamo di fronte a un atto di indirizzo e non di una delibera, che risulta essere obbligatoria nel regolare e disciplinare un certo soggetto. Di conseguenza, ci troviamo di fronte a un provvedimento che non ha carattere prescritto, ma vuole segnare le linee guida a livello comportamentale di un soggetto Over the top. 

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