Mancini non allena, ma fa sempre sentire la sua voce

di Redazione Commenta

In attesa di vederlo su qualche panchina di Serie A, per ora Roberto Mancini lo si può vedere solo in Sardegna, mentre trascorre le vacanze e spende qualcuno dei milioni di euro che sta prendendo dall’Inter senza nemmeno muovere un dito.

Ringrazia Mourinho il Mancio dalla sua lussuosissima villa, per avergli dato la possibilità di guadagnare senza lavorare, e così la sua abbronzatura continua ad aumentare. Nonostante questo, i giornalisti italiani gli hanno voluto ugualmente conferire il premio Maestrelli, premio che si assegna al miglior allenatore del 2008. E lì Mancini ha avuto la possibilità di fare il punto della situazione.


La squadra (l’Inter) gli piace. Era già forte con lui e ora lo è anche di più. Secondo lui resta la favorita per la conquista dello scudetto, anche se non mostra quella sicurezza che aveva quando siedeva sulla panchina nerazzurra. Volontà di sminuire il tecnico portoghese o solo convinzione che quando giocava da sola, l’Inter faceva ciò che voleva, mentre adesso la concorrenza è tanta? Questo lo sa solo lui, ma qualcosa se la lascia sfuggire. Infatti, davanti alla proposta di una predizione sul campionato, Mancini ha confermato lo scudetto all’Inter, ma ha consigliato di stare attenta a Juve e Milan, molto ben attrezzate quest’anno, e sicuramente molto più combattive della scorsa stagione. Ma non solo. Infatti anche Roma, Fiorentina e Napoli hanno fatto molto bene ultimamente, e anche con queste l’Inter dovrà fare i conti.

Dopodichè il Mancio è passato a parlare del suo futuro. “Sono in attesa di qualcosa. Però non c’è niente all’orizzonte”. Queste le parole dell’ex allenatore nerazzurro, che lasciano trasparire questa situazione statica che a lui va bene, in quanto stipendiato senza lavorare, un vero e proprio “fannullone” si direbbe di questi tempi. Una situazione ottimale che lascia intravedere poche schiarite nella trattativa con Moratti per trovare un accordo sulla risoluzione del suo contratto, che al momento prevede una buonuscita di circa 20 milioni, oppure 5 milioni all’anno per i prossimi 4 anni. E chi può dargli torto.

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