Suicidio Speed: l’Assocalciatori invia opuscolo anti-depressione agli ex calciatori

Il suicidio di Gary Speed, ex calciatore e fino ad una settimana fa ct del Galles, ha avuto una forte eco in Gran Bretagna dove l’evento ha colpito molti suoi colleghi. Già dopo il suicidio di Enke, il portiere della nazionale tedesca, avvenuto due anni fa, fu stampato un opuscolo di 36 pagine in cui si spiegava agli ex atleti come riconoscere i sintomi della depressione e cercare aiuto prima che fosse troppo tardi. Quell’opuscolo evidentemente non è arrivato a casa di Speed, e per questo l’Associazione dei Calciatori britannici ha deciso di inviarlo a tutti i suoi iscritti.

Si tratta di qualcosa come cinquantamila persone che riceveranno la guida per “evitare il suicidio”, e per farsi aiutare in caso di crollo psicologico a cui spesso i calciatori sono soggetti.

Storia degli Europei: Jugoslavia 1976

Nel calcio non sempre vince chi è favorito e l’Europeo del 1976 ne è la dimostrazione più lampante. Proclami di vittoria alla vigilia, con la Germania che si presentava da campione uscente e, soprattutto, forte della conquista del titolo di Campione del Mondo del ’74.

In Europa nessuna squadra poteva contrastare il dominio tedesco, nonostante l’ascesa costante di giovani formazioni, che si presentavano ai nastri di partenza completamente rinnovate. Tra queste, l’Italia, uscita malconcia dall’Europeo del Belgio e in cerca di riscatto immediato.

Sulla panchina azzurra Fulvio Bernardini, nominato commissario unico di tutte le nazionali, anche se coadiuvato da Enzo Bearzot per l’Under 23 e da Azeglio Vicini per l’Under 21. Il girone di qualificazione si rivelò più ostico del previsto e, nonostante la presenza di due formazioni abbordabili come Polonia e Finlandia, l’Italia non riuscì ad esprimere completamente il suo valore. Il sogno azzurro finì dunque prima di cominciare e fu l’Olanda a qualificarsi per i quarti.