Quanto è stata importante la tecnologia dei video assistenti dell’arbitro tra i progressi tecnologici per lo sviluppo del calcio negli ultimi anni?

di Daniele Pace Commenta

Alcune indicazioni sulle nuove frontiere per gli arbitri

Lo sviluppo della tecnologia nella nostra società digitale è davvero incredibile, e riguarda tutti i campi. Compreso uno che sembrerebbe entrarci poco, ovvero quello del calcio.

Nonostante il calo verticale degli spettatori nelle programmazioni TV tradizionali, il mondo del calcio sta macinando grandi successi di pubblico sui canali digitali – e si avvale oggi di sistemi che lo rendono ancora più bello, coinvolgente e – diciamolo pure – giusto, con grande diminuzione dell’errore umano durante le partite.

arbitro

Dagli all’arbitro!

Quante volte ce la siamo presa con l’arbitro per un fallo non fischiato? Eppure, gli arbitri sono uomini, e gli uomini sbagliano. Le istituzioni sportive prendono molto sul serio questo problema, solo che in passato non avevano modo di intervenire a causa della mancanza di ausili tecnologici.

Tutto questo è però cambiato di recente, grazie all’introduzione delle tecnologie 5G, che permettono una veloce trasmissione wireless di grandi quantità di dati. In sintesi, si tratta di una trasmissione così rapida che permette a chiunque di stare seduto sul suo sofà di casa a godersi una partita in HD sul suo tablet. Lo stesso balzo tecnologico è stato fatto nel mondo delle scommesse sul calcio, dove ora si possono piazzare giocate in modo trasparente, senza lag o dati vecchi di minuti, magari sulla stessa partita che si sta guardando in contemporanea.

E queste stesse possibilità sono offerte all’arbitro e ai membri dello staff arbitrale, che si possono avvalere del supporto di numerose tecnologie fra le quali il famoso VAR.

Che cos’è il VAR?

Il VAR – acronimo di Video Assistant Referee – è quella tecnologia che permette di avere una vera e propria moviola a bordo campo, e unito ad altri sistemi a disposizione dell’arbitro, aiuta ad eliminare non solo i goal fantasma, ma a giudicare tutte le altri azioni dubbie che potrebbero determinare un effetto importante su una partita – trattenute e falli in area, fuorigioco, e così via.

Il VAR ha debuttato durante i Mondiali del 2016, ed è stato introdotto nel campionato italiano di Serie A nell’anno successivo. Il VAR è un sistema sofisticato: si compone di una giuria composta da ben quattro assistenti arbitri che esaminano le riprese video delle azioni in campo e le decisioni arbitrali relative – e attraverso un collegamento diretto suggeriscono all’arbitro un’eventuale revisione, che può compiere dopo aver consultato il video dell’azione incriminata attraverso uno schermo posto a bordo campo.

Il VAR si accompagna all’azione di un altro sistema, il GLT (goal-line technology). Che non è altro che un sistema di rilevazione per il goal, che si attiva automaticamente segnalando all’arbitro con un segnale se la palla ha completamente varcato la linea di porta.

Gli effetti dell’introduzione del VAR e del GLT

Nonostante qualche errore di gioventù determinato dalle prime fasi sperimentali dell’introduzione di queste tecnologie, l’impatto sulla precisione delle decisioni arbitrali è stato molto positivo, e riconosciuto come tale da tutte le parti interessate: arbitri, tecnici, squadre. E in sintesi, anche il pubblico ha apprezzato questo sistema, che permette di fugare i sospetti – sempre presenti – di favoritismi concessi a questa o a quella squadra.

La tendenza della Federazione a riguardo dell’utilizzo di queste tecnologie è da sempre molto netto e molto condivisibile: l’arbitro decide, il VAR e il GLT aiutano. Questo permette all’arbitro di mantenere il suo ruolo “arbitrale” che è fondamentale per una buona conduzione del gioco.

C’è anche da dire che ormai, dopo cinque anni dall’introduzione, la formazione degli arbitri ha introdotto il tema all’interno dei suoi corsi, e quindi i futuri arbitri arriveranno in campo dopo aver passato un periodo di tempo passato al VAR. Questo significa che saranno sempre più in grado di integrarsi con le nuove tecnologie e di impiegarle in modo oculato durante le partite per garantire un calcio più bello, e se possibile, più giusto.

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