Plusvalenze, le inchieste procedono a tappeto su tutta la Serie A

di Daniele Pace Commenta

Nel corso degli ultimi tempi si sta parlando con sempre maggiore frequenza dell’inchiesta sulle plusvalenze legata alla Juventus, ma in realtà le indagini si stanno spostando verso un po’ tutto il sistema del calcio italiano, in special modo ovviamente la Serie A.

In effetti, non ci vuole poi tanto per comprendere come il calcio italiano si caratterizzato da un sistema che vive continuamente al di sopra di ogni possibilità, andando a spendere una cifra pari a quasi un miliardo in più rispetto a quelli che sono gli effettivi guadagni.

Nel completo silenzio che fino ad adesso ha carattere le istituzioni, nella Serie A si è affermato come comune un sistema che è stato in grado di offrire una possibilità per non affondare: stiamo parlando delle plusvalenze. Basti pensare come nel 2015, la Serie A provvedeva a fatturare la bellezza di 2.2 miliardi di euro, con le plusvalenze che ammontavano a 381 milioni, toccando praticamente il 17% della produzione. Nel giro di soli cinque anni sono praticamente raddoppiate, visto che è stata già toccata quota 739 milioni di euro, mentre i ricavi hanno fatto registrare un incremento pari a nemmeno un terzo. La colpa, in realtà, non è solo della Juve, ma un po’ di tutte le squadre.

La procura dovrà provvedere al deposito delle carte solamente qualora dovesse intervenire un ricorso presentato presso il Tribunale del riesame, su decisione degli indagati. Non solo, dal momento che non si dovrebbe svolgere nemmeno l’audizione dell’avvocato Cesare Gabasio, che in tutti gli ambienti investigativi viene considerato come una persona di un certo peso.

Al momento Gabasio non è stato inserito tra le persone indagate, ma da diversi mesi è entrato a far parte dell’organigramma della Juve come general counsel, lavorando a stretto contatto con il numero uno del club, Andrea Agnelli. Ed è proprio il suo nome che si trova in alcune conversazioni che sono state oggetto di apposite intercettazioni da parte della Guardia di Finanza.

All’interno della voce Retribuzione arretrate del calciatore, all’interno dell’inchiesta che riguarda la scrittura privata avente ad oggetto CR7, si trova il mistero. L’inchiesta si concentra proprio su questo e sul fatto che ci potrebbero essere dei riferimenti nei confronti di un’intesa raggiunta per ritardare gli stipendi, oppure in merito a una buonuscita nel trasferimento che ha portato l’attaccante portoghese a lasciare la Juventus e a vestire la maglia di una sua vecchia squadra, ovvero il Manchester United.

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