Roberto Boninsegna: goleador di razza

di Redazione Commenta

Per i più giovani è solo una voce della tv, uno dei tanti commentatori tecnici che vanno tanto di moda al fianco del telecronista ufficiale, ma chi ha qualche anno in più ricorderà il Roberto Boninsegna calciatore, attaccante tra i più forti degli anni ’60-’70.

In quel periodo c’era lui, c’era Gigi Riva, c’era Pietruzzo Anastasi e pochi altri a far sfracelli nelle aree avversarie, ma Bonimba è sicuramente quello che ha avuto la carriera più controversa, nonostante la valanga di gol realizzati su ogni campo.

Tifosissimo dell’Inter sin da ragazzino, è cresciuto nel vivaio nerazzurro, facendo tutta la trafila delle squadre giovanili. Al momento del provino con la prima squadra venne però scartato da Helenio Herrera e fu costretto a scendere nelle serie inferiori, pur di giocare con continuità.


L’esordio in A arrivò nel 1965 con la maglia del Varese, purtroppo retrocesso al termine di quella stagione. E indovinate contro quale squadra esordì Roberto? Proprio contro la sua Inter, che in quegli anni faceva paura al mondo intero. Quella stagione si concluse con soli 5 gol di Bonimba in 28 partite giocate, ma il ragazzo riuscì ugualmente ad attirare l’attenzione di molti club della penisola. Finì al Cagliari, per formare una formidabile coppia d’attacco con Gigi Riva.

In Sardegna resterà per tre anni, segnando e facendo segnare valanghe di gol ed arrivando a sfiorare il tricolore nella stagione ’68-’69. Arrivò poi la possibilità del trasferimento all’Inter e Boninsegna non si lasciò scappare l’occasione di giocare per la “sua” squadra. Con la maglia nerazzurra il bomber collezionò 197 presenze e ben 113 reti. Niente male per un giocatore scartato qualche anno prima.

Ma nel calcio non c’è riconoscenza e dopo due stagioni di appannamento, Boninsegna venne consierato responsabile di tutti i guai interisti e finì per passare alla Juventus, in uno scambio clamoroso che portò Anastasi a Milano. Ormai veniva dato per finito, avendo segnato nelle stagioni precedenti solo 9 e 10 reti, ma in maglia bianconera Bonimba conobbe la sua seconda giovinezza e, nonostante i 33 anni suonati, riuscì a vincere due scudetti ed una Coppa Uefa e a togliersi lo sfizio di segnare una doppietta all’Inter. Alla faccia del giocatore finito!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>