La storia si ripete, ma questa volta il finale potrebbe avere contorni diversi dal solito. Più volte Edy Reja ha annunciato le proprie dimissioni da allenatore della Lazio, sebbene la situazione sia sempre rientrata nei binari, con tanto di messaggi di pace scambiati con il patron Lotito. Ma stavolta il tecnico goriziano sembra fermo sulle proprie decisioni, tanto che difficilmente la dirigenza riuscirà a cancellare la parola dimissioni dal contratto in via di rinnovo.
Edy Reja lascia dunque la Capitale, ammettendo che non ci sono le condizioni per continuare il rapporto con il club biancazzurro:
Me ne vado… colpa delle critiche, dell’amarezza Champions, del mercato di gennaio. Persino colpa mia. Non posso rinnovare a certe condizioni e non ho avuto gratificazioni. Mi è stato detto di pensarci per una settimana, anche dopo il mio rifiuto, ma io la mia decisione l’ho presa. Finisce qui la mia avventura alla Lazio.
Il tecnico continua nelle lamentele:
Sembra che non abbiamo fatto nulla in questi due anni, in cui siamo arrivati per due volte in Europa League. Certo, se avessimo centrato l’obiettivo Champions, le considerazioni sarebbero state diverse. Siamo andati incontro a diversi infortuni, che hanno reso la stagione difficile. Inoltre la campagna di rafforzamento, a gennaio, è andata male. Dopo il calciomercato mi sono ritrovato senza 4-5-6 titolari per colpa di estenuanti trattative, troppo lunghe, che alla fine non si sono concluse. Quello di Roma è un ambiente negativo, da tutte le parti. Il mister, Lotito, i giocatori, è stata una critica continua. Fa male pensare che un quarto posto sembra non valere nulla.
Decisione irrevocabile? Pare proprio di sì:
Qualcuno mi ha dato del vigliacco perché ho ripensato alle mie dimissioni prima della gara contro l’Atletico Madrid. I ragazzi mi hanno chiesto di rimanere vicino alla squadra e allora io sono rimasto. Stavolta è diverso.
Lotito spera ancora che il mister ci ripensi, ma intanto i nomi di Zola e Di Matteo circolano con insistenza nell’ambiente della Lazio.
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