Manuel Rui Costa: uomo-assist e classe da vendere

di Redazione 3

In una rubrica dedicata ai numeri 10 non poteva certo mancare un capitolo su uno dei migliori interpreti degli ultimi venti anni, Manuel Rui Costa, portoghese di nascita, brasiliano nel tocco di palla.

Scoperto e sponsorizzato direttamente dal più grande portoghese di sempre (Eusebio), il talento lusitano ha mosso i suoi primi passi nella squadra del Benfica per la quale faceva il tifo sin da ragazzino e con quale ha chiuso la carriera qualche giorno fa.

Tra la partenza ed il ritorno nella squadra del cuore, Rui Costa ha vissuto 12 anni da italiano, (Fiorentina e Milan) e lasciando un ricordo indelebile nei cuori di chi ha potuto ammirare le sue magie in campo.


Non facile il primo periodo a Firenze, tra sostituzioni e cali di forma, ma dopo lo scotto pagato al passaggio nella nuova realtà, ha saputo infiammare la fantasia del pubblico, diventando un vero idolo al pari di Batistuta. E proprio l’argentino ha beneficiato maggiormente della classe sopraffina di Rui, segnando un gran numero di gol grazie ai suoi assist millimetrici.

Con la maglia viola il portoghese ha conquistato due Coppe Italia ed una Supercoppa Italiana, dando sempre un contributo notevole alla causa della squadra e ponendosi come punto di riferimento sulla trequarti.

Nel 2001 il doloroso trasferimento al Milan per una cifra vicina agli 85 miliardi di lire. Ma a Firenze Rui Costa ha lasciato un pezzo di cuore e molti ancora ricordano le sue lacrime davanti ai 30.000 del Franchi che lo applaudivano nel giorno dell’addio alla maglia viola.

A Milano sono arrivati altri successi per il portoghese, titolare per tre stagioni di fila, anche se non più leader indiscusso. L’acquisto di Kakà lo ha messo un po’ in ombra, relegandolo ad un ruolo di panchinaro di lusso, nonostante avesse ancora birra sufficiente per giocare regolarmente. Alla fine ha preferito preparare le valigie e tornare nella sua Lisbona, nella squadra che lo aveva visto muovere i primi passi da profissionista.

Con il Benfica ha giocato gli ultimi due anni della sua carriera, decidendo poi di ritirarsi al termine della stagione appena trascorsa.

E così l’11 maggio ha giocato la sua ultima partita, tra gli applausi del suo pubblico, salutato ancora una volta con le lacrime agli occhi. Qualcuno ha proposto di ritirare la sua maglia numero dieci, ma lui ha le idee chiare in proposito:

Stiamo parlando di un club dove sono passati grandi campioni. Sono solo uno in più, e se nemmeno la maglia di Eusebio è stata ritirata… Non so neanche se accetterei.

Bravo Manuel, campione anche di modestia!

Commenti (3)

  1. Scusa la puntualizzazione, ma essendo tifoso viola mi capirai, con la Fiorentina Rui Costa ha vinto due volte la Coppa Italia (1995/96 e 2000/01).

  2. Chiedo scusa per l’errore. Grazie per l’utile segnalazione 🙂

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