Roberto Mancini, situazione tesa con l’Arabia dopo l’eliminazione

di Daniele Pace Commenta

Il popolo arabo non ha preso affatto bene l’uscita di scena dell’Arabia Saudita dalla Coppa d’Asia, cadendo ai rigori contro la Corea del Sud. Fino a questo momento, però, non ci sono spifferi su una possibile decisione di esonerare Roberto Mancini da parte dei vertici dirigenziali del calcio arabo.

Insomma, a Riad si parla di una permanenza dell’ex commissario tecnico dell’Italia. Mancini, lo ricordiamo, ha messo la firma su un contratto che gli frutterà ben 25 milioni di euro all’anno fino al 2026. Ed è chiaro che si tratta di uno stipendio faraonico, anche per un Paese che non aveva chissà quali prospettive, ma dove ultimamente non si bada a spese per cercare di portare il calcio il più in alto possibile.

D’altro canto, licenziare Mancini vorrebbe anche dire salutarlo con una lauta buonuscita, cosa che in Arabia non vogliono concedere. È proprio la liquidazione così corposa che, al momento, pare trattenere Mancini sulla panchina araba. In realtà, licenziare l’ex ct dell’Italia vorrebbe dire anche ammettere un fallimento da parte dei vertici del calcio arabo.

In effetti, brucia ancora l’eliminazione dalla Coppa d’Asia, così come un po’ tutto quello che è successo tra diversi giocatori che sono arrivati in estate nel campionato arabo e stanno facendo una gran fatica a integrarsi, come nel caso di Laporte, Neymar, ma anche Henderson e Benzema.

L’eliminazione dalla coppa d’Asia ad opera del coreano Hee-chan Hwang che ha segnato il rigore decisivo, ha terminato una parentesi, quella della coppa, che è stata davvero un’altalena di emozioni, spesso negative. Mancini, però, non ha nemmeno voluto vedere l’ultimo rigore, perché era già andato negli spogliatoi. Ed è stata proprio questa decisione di uscire prematuramente dal campo che ha fatto infuriare un po’ tutti. Le critiche non sono mancate, soprattutto da parte dei tifosi. In conferenza stampa, l’ex ct dell’Inter si è voluto scusare, sottolineando come fosse convinto che i rigori fossero terminati. In realtà, però, è stato facile intuire come ci deve essere molto altro sotto questa affermazione.

In effetti, la scusa usata in conferenza stampa da Mancini è un po’ eccessiva, anche per via del fatto che in campo sia i giocatori coreani che i calciatori arabi erano ancora in attesa dell’ultimo penalty. Con un errore della Corea, ecco che la sfida dagli undici metri sarebbe proseguita ad oltranza, quindi è impossibile che Mancini non si fosse accorto della situazione. Insomma, una figura veramente pessima, che non fa altro che alimentare le voci di una sua volontà di lasciare l’Arabia.

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