Ljajic confessa: “ecco cosa ho detto a Rossi”

di Redazione Commenta

La vicenda Rossi-Ljajic, con la rissa in panchina che ha portato l’allenatore all’esonero e a 3 mesi di qualifica ed il calciatore fuori rosa, rischiava di diventare una telenovela come quella tra Materazzi e Zidane, in cui ancora oggi, sei anni dopo, non sappiamo bene cosa il calciatore dell’Inter abbia detto al francese. Ma tutto è stato reso noto proprio pochi minuti fa da Ljajic stesso che ha intenzione di essere reintegrato in rosa e per questo ha confessato cosa ha detto.

Smentito in un primo momento un insulto ad un figlio disabile di Rossi, che in realtà di figli disabili non ne ha, Ljajic ha spiegato al quotidiano La Nazione che si è trattato soltanto di un malinteso. Ammette infatti di aver mancato di rispetto all’allenatore, applaudendo platealmente la sua scelta di sostituirlo dopo soltanto mezz’ora, ma queste sono state le sue parole:

bravo maestro, sei un grande!

Le parole, sicuramente non belle, non sono certo motivo per far scattare in quel modo che potremmo definire “animalesco” chiunque, figuriamoci una persona pacata come Delio Rossi. E allora come mai è successo? Secondo il calciatore semplicemente si sono capiti male. Probabilmente, secondo la sua versione, Rossi non ha capito bene l’espressione del calciatore, scambiandola per un insulto a qualche suo familiare nella lingua madre di Ljajic. Poi il fatto che non abbia chiesto scusa ha peggiorato la situazione, e questa è stata la giustificazione del calciatore:

E’ vero non ho chiesto scusa all’allenatore e ho sbagliato, ma la sua reazione è stata troppo forte…

Tutto ciò per chiedere il reintegro, ma intanto la società si sta già muovendo per cederlo nella prossima estate. Una conseguenza inevitabile. Il serbo aveva degli estimatori in Inghilterra, ma lì la disciplina è molto importante e dopo quella scenata tutti i club che lo seguivano si sono tirati indietro. Dove invece potrebbe andare sarebbe Torino, sponda granata, in caso di promozione, oppure in Germania al Borussia Dortmund.

Photo Credits | Getty Images

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