Mondiali 2022, la Francia è ancora la principale candidata al titolo?

di Daniele Pace Commenta

Un approfondimento relativo a quello che ci aspetta tra un anno e mezzo

Manca circa un anno e mezzo alla prossima edizione dei Mondiali, eppure l’attenzione verso la massima competizione iridata è già alle stelle. D’altronde, non può non incuriosire questa versione originale dell’evento, che si terrà in Qatar a cavallo nell’autunno del 2022. Ad oggi non è ancora chiaro quali modifiche subiranno i vari campionati nazionali nei rispettivi calendari, così da agevolare gli spostamenti dei calciatori, ma ciò che è certo è che assisteremo a una kermesse per larghi tratti innovativa. Si giocherà dal 21 novembre al 18 dicembre: un Paese intero potrebbe festeggiare il Natale con la coppa del mondo sulla tavola.

Mondiali 2022

Stravolgere la routine dei giocatori potrebbe anche portare a qualche risultato inaspettato. Sulla carta, però, le favorite per il trionfo finale saranno sempre le stesse Nazionali. Tra queste figura la Francia, campione del mondo in carica, ma reduce da un Europeo molto deludente. I transalpini si sono presentati alla rassegna continentale mettendo insieme tanti talenti individuali, ai quali è stato lasciato libero spazio. Per assurdo, la notevole tecnica dei “Bleus” non è stata capace di sormontare la compattezza di compagini meno quotate come la Svizzera. In generale, la Francia ha vinto solo una partita nell’ultimo Europeo, peraltro di misura e grazie a un autogoal.

Deschamps dovrà rivedere le sue priorità per mettere in piedi una squadra che sia nuovamente competitiva. La fase finale della Nations League che si disputerà a ottobre di quest’anno sarà già un banco di prova importante per capire se qualcosa sarà cambiato. La Francia dovrà vedersela nella “Final Four” con il Belgio e se supererà i “Diavoli rossi” affronterà la vincente di Italia-Spagna. La vittoria di questo torneo, invero, non conferisce grande lustro alle federazioni: ne abbiamo avuto un esempio con il successo del Portogallo nel 2019, addirittura dimenticato quando si è tratto di presentare la Nazionale lusitana in occasione dell’ultimo Europeo. Sempre meglio di niente, però. Anche per una squadra campione del mondo che vuole già ricostruirsi.

Tra le formazioni europee, bisogna considerare che Spagna e Germania sembrano lontane parenti di quelle che hanno fatto sfaceli nell’ultimo decennio. L’Olanda va ad intermittenza, mentre il Belgio, che è arrivato terzo in Russia 2018, potrebbe rappresentare una sorpresa. Occhio, naturalmente, anche all’Italia campione d’Europa e ora tra le primissime del ranking Fifa: da quando è arrivato Roberto Mancini gli azzurri hanno ritrovato la loro identità e hanno inanellato una serie di risultati importantissimi. Dando un’occhiata alle Nazionali sudamericane, invece, le avversarie temibili sono le solite note, vale a dire il Brasile e l’Argentina, con l’Uruguay come possibile incognita. Il Cile ha vinto 2 volte la Coppa America negli ultimi anni, ma il periodo d’oro è terminato quasi subito.

Insomma, sembra proprio che i prossimi Mondiali saranno abbastanza equilibrati sul piano agonistico. Nel 2018 fu molto più facile pronosticare la vittoria della Francia, il cui organico era nettamente superiore rispetto a quelli delle altre formazioni. Stavolta, però, le quote sul mondo del calcio parlano di valori diversi. Chissà che a questo punto non sia una nazionale outsider ad avere la meglio alla fine, scrivendo una nuova pagina di storia di questo sport.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>