Christian Abbiati: il Milan ritrova il numero 1

di Redazione 4

Adesso qualcuno lo sta rivalutando. Solo adesso che ha dato una grossa soddisfazione ai propri tifosi, respingendo ben tre calci di rigore ai cugini nerazzurri nella gara decisiva del Trofeo Tim.

Christian Abbiati in questo momento ha molti motivi per sorridere, visti i problemi del Milan nel trovare un portiere sicuro e affidabile, dopo l’annata disastrosa di Dida e la scarsa vena di Kalac.

Lui invece è appena rientrato dalla Spagna, dove era stato spedito lo scorso anno per fare da riserva a Leo Franco nell’Atletico Madrid, per poi guadagnarsi la maglia da titolare a suon di buone prestazioni.


La storia di Christian Abbiati al Milan comincia nel lontano 1998, quando la società rossonera decise di puntare su un giovane di belle speranze per coprire le spalle a Sebastiano Rossi, numero uno di nome e di fatto. E fu proprio Seba a dargli la possibilità di mettersi in luce, reagendo in malo modo ad un rigore segnato da Bucchi in un Milan-Perugia e guadagnandosi una sacrosanta espulsione.

E il ragazzino approfittò dell’assenza per squalifica del numero 1, per guadagnarsi la fiducia di Zaccheroni e la maglia da titolare, anche dopo il rientro del legittimo proprietario. E fu scudetto al primo colpo, anche grazie alle parate di Abbiati, che diventò un vero idolo della curva, quando all’ultima giornata volò per respingere un tiro preciso diretto all’incrocio dei pali. E indovinate contro quale squadra giocava il Milan in quell’occasione? Ancora contro il Perugia, che a quanto pare deve portare molta fortuna al portierone rossonero.

Non gli portò fortuna invece l’arrivo di Dida qualche anno più tardi, che riuscì a strappargli il posto da titolare, lasciandogli solo le briciole e la Coppa Italia. Di lì la decisione di cambiare aria e di tornare a giocare con continuità. L’occasione gliela offrì il Genoa, ma il sogno di tornare tra i pali durò ben poco, vista la retrocessione dei rossoblu per una presunta combine con il Venezia.

Fu un duro colpo per Abbiati, frustrato dalla prospettiva di trascorrere l’ennesima stagione in panchina. ma ci pensò Buffon a concedergli l’occasione del riscatto. Durante un’amichevole estiva (proprio contro il Milan) il numero uno azzurro si infortunò alla spalla ed i rossoneri si sentirono quasi “in dovere” di prestare Abbiati agli avversari (che anche grazie alle sue parate conquistarono il 29° scudetto, poi assegnato all’Inter).

L’anno successivo Abbiati passò a difendere la porta del Torino, contribuendo alla conquista della salvezza, per poi tornare al Milan ed essere girato all’Atletico Madrid.

Il resto è storia di un paio di giorni fa: ottima prestazione contro i cugini, impreziosita dalle parate nei calci di rigore finali. Che il Milan abbia finalmente (ri)trovato il portiere che andava cercando?

Commenti (4)

  1. ciao christian questa e la prima volta che ti scrivo e comunque volevo dirti che se anche avete perso contro la tua ex juve volevo farti i miei complimenti per la parata sul tiro di sissoko e volevo farti ancora i miei complimenti per le tue altre grandissime parate auguro un imbocca al lupo a te e alla squadra per la pertita contro la roma ciao e forza milan

  2. Cristian non mollare mai

  3. Buonasera Abbiati, stasera visto per caso la partita col Parma, son tifoso Milanista da molto tempo, quindi affezionato, avendo giocato a livelli bassi naturalmente negli anni 70 e nel ruolo suo di portiere mi sto chiedendo: quando prendevo goal in mezzo alle gambe (poche volte) sapevo già che l’allenatore mi riprendeva, scusa se mi permetto, ma non puoi chiuderle, stasera poi….cazzarola…va bè…abbiam vinto e ciò che conta..in bocca al lupo e vai……………..ciao

    1. purtroppo è un difetto che hanno in molti oggi, capita quasi ogni domenica di vedere portieri che prendono gol tra le gambe. Evidentemente negli allenamenti si concentrano negli interventi super, ma ci si dimentica delle basi 😉
      ps.: anch’io sono stato portiere, ed in effetti è una delle prime cose che ti insegnano….mi sa che Abbiati dovrà andare alla Cepu 😉

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