Il cambio di allenatore e la “minestra riscaldata”

di Redazione 1

Quando una squadra vince, il merito è dei calciatori che sono bravi; quando una squadra perde, si sa, a pagare è sempre l’allenatore.
Il ragionamento che fanno molto spesso i presidenti è: “se le cose vanno male, mi costa meno pagare un altro allenatore che cambiare 20 giocatori”. E così le panchine sono sempre meno sicure.

Una volta c’erano presidenti che cambiavano mister come fossero camicie (vedi Gaucci), ma nel calcio di oggi, in cui i soldi sono sempre di meno, si è aggiunta una novità: la cosiddetta “minestra riscaldata“.
Dall’inizio del campionato ad oggi tra serie A e serie B sono saltate 19 panchine, ma il fatto curioso è che ci sono stati ben 6 ritorni di fiamma, cioè allenatori cacciati e poi richiamati. Questo “fenomeno” è dovuto ai contratti annuali, che prevedono che se un allenatore viene esonerato, potrà continuare a percepire lo stipendio finchè non troverà un’altra squadra, o fino alla fine del contratto. Così per risparmiare si è pensato di richiamare i precendenti allenatori, perchè visto che erano sotto contratto, allora tanto valeva farli lavorare.

Facendo così è andata bene all’Empoli, che con Cagni ha ritrovato la vittoria, al Palermo, con Colantuono che è riuscito nell’impresa di battere la Juve, e al Cesena che ora con il ritorno di Castori ha qualche piccola speranza di salvarsi. Ma il record ce l’ha il Ravenna. Ad inizio campionato sulla panchina dei romagnoli c’era Pagliari. A dicembre la squadra navigava in cattive acque e si è deciso di esonerarlo, per affidare la squadra a Varrella. Il nuovo tecnico è riuscito nell’impresa di perdere 3 partite su 4, tanto da decidere di andarsene dopo solo un mese per far tornare Pagliari. Ora a distanza di due mesi, ecco di nuovo Varrella sulla panchina del Ravenna. Credo che questa minestra riscaldata non sia poi tanto buona…

Commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>