Monchi e il rimpianto Salah alla Roma: “Costretti a venderlo”

di Daniele Pace Commenta

La straordinaria prestazione di Mohammed Salah nell’andata delle semifinali di Champions League tra Liverpool e Roma ha aumentato ulteriormente i rimpianti in casa giallorossa per la vendita – forse un po’ troppo frettolosa e soprattutto ad un prezzo decisamente basso – dell’egiziano ai reds.

Salah è già stato nominato giocatore dell’anno in Premier League, ha segnato 42 gol in stagione ed è in testa nella classifica per la Scarpa d’Oro. Insomma, considerato che Klopp l’ha avuto in cambio di 30 milioni di euro più bonus, può essere definito come l’affare del decennio. Soprattutto se si considerano le cifre che hanno caratterizzato l’ultimo calciomercato estivo (valgano per tutti gli esempi di Neymar, Coutinho e Dembelé…).

Come spesso accade, Monchi non si nasconde di certo dietro un dito. Il d.s. della Roma spiega nel dettaglio cosa è accaduto in quei frenetici giorni di fine giugno: “Quando sono arrivato alla Roma c’erano subito da rispettare alcuni vincoli finanziari. Uno di questi ci ha costretto a cedere un pezzo pregiato della rosa già prima del 30 giugno per questioni di bilancio. Coi bonus riusciremo ad arrivare a circa 50 milioni ma non avrei immaginato i prezzi che sarebbero poi circolati nelle settimane successive. Bisogna comunque sottolinearlo: senza la cessione di Salah la Roma non si sarebbe ritrovata in semifinale di Champions League”.

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