Nicole Petignat: una donna arbitro a Euro 2008!

di Redazione Commenta

Il calcio è un gioco maschio. Anzi, a detta di molti, è un gioco per maschi e le donne devono limitarsi ad apprezzare più la bellezza di un calciatore che la sua bravura sul campo.

Fortunatamente non tutti la pensano in questo modo e capita di ritrovarsi davanti alla tv a seguire un mondiale di calcio femminile in cui alcune nazionali giocano meglio delle omonime maschili, oppure capita di vedere una donna arbitro dirigere gli uomini in una gara valevole per una Coppa europea.

E’ questo il caso di Nicole Petignat, che ha stabilito un primato nella storia del calcio, essendo stata chiamata ad arbitrare Aik Solan-Fylkir, preliminare di Champions League nel 2003. Da allora di strada ne a fatta questa ragazza svizzera, che da piccola sognava di calcare i verdi prati, ricorrendo un pallone. Ed ora ha avuto il giusto riconoscimento, entrando a far parte della squadra degli arbitri di Euro 2008. No, non la vedremo in campo (siamo ancora lontani dal giorno in cui una donna verrà designata per dirigere un incontro di questo livello), ma il suo compito sarà ugualmente delicato.


L’iniziativa è di Michel Platini, che per Euro 2008 ha deciso di far accendere i maxischermi all’interno degli stadi per mostrare i replay delle azioni più importanti. Ma che succede se i tifosi, rivedendo l’azione, si rendono conto che un fuorigioco non c’era o un gol annullato era invece regolare?

E qui entra in gioco la Petignat, sistemata in cabina di regia, con il compito specifico di decidere quali azioni mostrare al replay e quali no. E qualcuno già sussurra che la signora abbia ancora più potere di quanto sembra, non potendo escludere a priori che sia collegata tramite auricolare con il quarto uomo e che possa quindi interagire direttamente con la terna arbitrale.

Naturalmente la Petignat non sarà l’unica a dover “decidere” dall’alto. Lo stesso compito è stato assegnato anche a Markus Nobs, Robert Schorgenhofer e Tanja Schett.

Non ci resta che osservare attentamente il comportamento dell’arbitro in campo nel caso di episodi controversi per valutare se l’impressione verrà confermata o meno.

Che dire? Potrebbe essere un buon modo per uscire dalla disputa infinita sull’uso della tecnologia sui campi di calcio o forse l’ennesimo tentativo di rendere il calcio meno umano.

Speriamo in un buon Europeo e che gli errori (che sicuramente ci saranno) non stravolgano le sorti dell’intera competizione. L’unica cosa che vogliamo, in fondo, è vedere un pallone che rotola sul campo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>