Calcio Scommesse, Iacovelli inguaia mezzo Bari

di Redazione Commenta

Si fa sempre più nera la situazione per molti calciatori ex del Bari che hanno abbandonato la nave subito dopo la retrocessione in Serie B dello scorso anno. A parlare è Angelo Iacovelli, l’infermiere molto amico dei calciatori che questa mattina agli inquirenti ha raccontato come funzionava tutto il meccanismo delle partite truccate.

Tutto è iniziato quando Carobbio ha presentato a lui e a Bellavista alcuni dei famosi “zingari”. La prima partita combinata è stata Bari-Chievo finita 1-2 del 20 marzo scorso, quando ormai la retrocessione per i pugliesi era cosa fatta. Da allora Iacovelli, che per l’organizzazione faceva solo il “fattorino” (consegnava i soldi ai calciatori e li restituiva agli zingari se la combine non andava in porto), ammette le combine contro la Sampdoria e contro il Palermo, “ripulisce” la gara contro il Milan, non combinata, e ne inserisce una nuova, l’ultima di campionato, quello strano 0-4 sul campo del Bologna.

I CALCIATORI COINVOLTI – A guidare le danze era l’ex capitano Bellavista, oggi all’Andria ma con molti contatti all’interno dello spogliatoio giallorosso, che decideva, partita dopo partita, quali giocatori coinvolgere, e tra questi c’era sempre Andrea Masiello, ormai ex amico dell’infermiere che appena pochi giorni fa agli inquirenti aveva scaricato la colpa tutta su di lui. Ma pare che Iacovelli goda di maggiore fiducia da parte dei magistrati che stanno conducendo le indagini, che ormai hanno chiari i nomi su cui fare accertamenti: oltre a Carobbio, Bellavista e Masiello ci sono anche Marco Rossi, Simone Bentivoglio e Alessandro Parisi.

Photo Credits | Getty Images

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