Dopo Aldair, il Murata vuole Romario e Schumacher!

di Redazione Commenta

Cosa ci fanno nella stessa squadra Aldair, Romario e Michael Schumacher? Si potrebbe pensare ad una gara di beneficenza o ad un’esibizione e invece stiamo parlando di calcio vero, di quello con i punti in palio. Non ci credete? E allora leggete attentamente la storia.

Tutto ha inizio nell’estate del 2007, quando il Murata, squadra della serie A sammarinese, vince il campionato e si qualifica per i preliminari di Champions League. Un sogno per la piccola società bianconera, fondata nel 1966 e dunque molto giovane.

Le speranze di passare il turno sono ridotte al lumicino, ma l’entusiasmo è alle stelle ed i dirigenti decidono di regalare ai tifosi il sogno di veder giocare nella propria squadra un grande campione. La scelta cade su Pluto Aldair, un passato glorioso nella Roma e nella nazionale brasiliana, che mette in campo tutta la propria esperienza per aiutare il club a superare il primo turno.


Così non è: il Murata perde 2-1 in casa e 2-0 in trasferta contro il Tampere, ma resta almeno la soddisfazione di essere arrivati fin lì.

Poco dopo ricomincia il campionato e la squadra vince per il terzo anno consecutivo il titolo di campione di San Marino, guadagnandosi di nuovo l’accesso al turno preliminare di Champions League. Stavolta l’avversario da battere si chiama Goteborg e le speranze di superare il turno sono vicine allo zero.

Perché allora non tentare di portare in squadra per il doppio appuntamento altri due campioni veri? Ed ecco spuntare i nomi di Romario e Michael Schumacher, ormai in pensione, ma sempre disposti a tirar due calci al pallone.

Il Baixinho ha attaccato le scarpe al chiodo la scorsa primavera, dopo aver realizzato più di mille gol e vinto tutto quello che c’era a vincere, Mondiale compreso. Per portarlo nel Murata bisognerebbe però superare molti ostacoli burocratici, ma i dirigenti non disperano di poterlo avere a disposizione almeno per la gara di ritorno (visto che la lista per la partita di andata dovrà essere presentata entro martedì).

Più facile che possa giocare Schumacher, non proprio calciatore di professione, ma discretamente bravo con la palla tra i piedi. Il tedesco ha un passaporto diplomatico sammarinese e dovrebbe poter essere tesserato facilmente.

Il tecnico del Murata, Massimo Agostini (si, proprio lui, il Condor!) aspetta fiducioso l’arrivo dei due campioni, ma è sicuro che, comunque vadano le cose, la sua squadra si comporterà nel migliore dei modi:

Il blasone del Goteborg dovrà essere uno stimolo in più per fare bene e non vorrà certo significare che partiamo battuti. Vogliamo dimostrare che anche una squadra formata da calciatori non professionisti può giocare senza sfigurare contro una formazione superiore di molti piani.

E allora, in bocca al lupo, con o senza Romario e Schumacher!

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