Pallone da calcio

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Foto: AP/LaPresse

Pallone da calcio

Il pallone è il simbolo del calcio ed uno degli oggetti preferiti di milioni di persone in tutto il mondo. Per essere considerato regolamentare per una partita di calcio a 11, nelle competizioni professionistiche, il pallone deve avere queste caratteristiche:

  • Forma sferica;
  • Dev’essere di cuoio o un altro materiale approvato (anche se ormai si utilizzano solo di cuoio);
  • Una circonferenza di 68-70 centimetri;
  • Un peso di 410-450 grammi;
  • Una pressione di 0,6-1,1 atmosfere a livello del mare.

Se il pallone non ha queste caratteristiche, è deformato, bucato o scoppia, l’arbitro è tenuto a sospendere la gara e non può farla riprendere finché non torna in campo un pallone con le caratteristiche stabilite. Questo pallone è chiamato N.5.

L’unica deroga alla dimensione del pallone è possibile nel caso delle categorie “pulcini” ed “esordienti”, in cui può essere più piccolo, chiamato N.4. Un pallone può essere utilizzato per le competizioni ufficiali solo se approvato dalla Fifa o dalle Confederazioni, e per questo deve riportare una delle seguenti diciture:

  • FIFA APPROVED
  • FIFA INSPECTED
  • INTERNATIONAL MATCHBALL STANDARD

Sono vietati marchi e pubblicità, tranne il logo della Fifa, quello della Federazione ospitante la partita ed il marchio dell’azienda produttrice. Devono essere presenti altri palloni, sempre rispondenti alle regole Fifa, intorno al terreno di gioco per poter sostituire il pallone nei casi prima descritti, e tutti devono essere sotto il controllo dell’arbitro. Nel caso in cui altri palloni entrassero in campo, facendo in modo che ci sia più di un pallone contemporaneamente, l’arbitro è tenuto ad interrompere la partita se il secondo influisce sul gioco.

Foto: AP/LaPresse

In questo caso l’arbitro fa ripartire la gara, una volta uscito uno dei due palloni, dal punto in cui il pallone “titolare” si trovava. Se però questo si trovava in area di porta, la rimessa verrà effettuata dalla linea parallela alla linea di porta, nel punto più vicino al quale il pallone si trovava.

I palloni devono essere forniti dalla società che ospita la partita (la squadra di casa), e devono essere non meno di tre. Nel caso in cui non siano disponibili palloni per la gara, l’arbitro accorderà del tempo alla società ospitante per recuperare almeno un pallone. Trascorso tale periodo, la gara verrà sospesa.

La colorazione del pallone è libera, basta che non sia fatta tramite verniciatura. Nel caso in cui la società ospitante decidesse di aderire al Multiple Ball Supply System (sistema grazie al quale i raccattapalle restituiscono il pallone immediatamente ai calciatori in campo) deve mettere a disposizione almeno 10 raccattapalle, ognuno dei quali deve avere a disposizione un pallone. Questi devono rimanere dietro i cartelloni pubblicitari o, in assenza di questi, in posizione da non ostacolare la visuale agli uomini in campo. I raccattapalle non possono fornire un altro pallone se quello che è in campo non è completamente uscito, né possono posizionare il pallone in campo. La presenza dei raccattapalle è obbligatoria negli stadi provvisti di pista d’atletica e non possono indossare magliette con colori che possono generare confusione con le maglie dei calciatori. Ogni comportamento antisportivo da loro assunto è di diretta responsabilità della società ospitante.

[Fonte: Aia-Figc]

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