Serie A 27a giornata: Juventus – Bologna 0-2

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Foto: AP/LaPresse

Anticipo della ventisettesima giornata di serie A
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Bologna 0-2
Reti:
4′ st e 21′ st Di Vaio (B)

Dopo una settimana ad interrogarsi sul perché di una prestazione incolore contro il Lecce, la Juventus incassa un altro pesante macigno perdendo in casa davanti ai propri tifosi con lo stesso, identico  risultato. Questa volta è stato Marco Di Vaio a risollevare dalle ceneri un Bologna che sembrava morto contro la Roma, ma che, fronteggiando i bianconeri, ha giocato la classica partita della vita.

E’ finita tra i fischi e con la contestazione dei tifosi, che ormai rivedono le streghe della scorsa stagione. Delneri ha le sue responsabilità, avendo scelto una squadra molto sfilacciata rinunciando a Del Piero e Toni per un tempo e, nel momento in cui si è corretto, i suoi sono crollati sotto i colpi di Di Vaio, che con la doppietta di stasera aggancia a quota 18 Totò Di Natale. Complimenti al Bologna perché con una condotta di gara perfetta ha centrato il colpaccio atteso da 30 anni.

Come detto, Del Neri lascia inizialmente in panchina Toni e Del Piero puntando su Iaquinta e Matri. In porta c’è Storari per la squalifica di Buffon, in difesa Chiellini è schierato ancora sulla fascia sinistra, con Barzagli e Bonucci centrali. Malesani si affida alla coppia offensiva già ampiamente collaudata, Meggiorini-Di Vaio. Le due squadre sono reduci da due sconfitte, i bianconeri da quella incredibile di Lecce e i felsinei dallo 0-1 contro la Roma nel recupero di campionato disputato lo scorso mercoledì.

La Juve inizia con il freno a mano tirato e subito Chiellini è costretto a chiudere in scivolata su Meggiorini. La prima fiammata è di Matri, che ben imbeccato dalla sinistra da Chiellini sbaglia la conclusione di sinistro. Altra chance per la Vecchia Signora con Felipe Melo, ma la sua legnata viene respinta da Viviano. La gara è noiosa e molto discontinua per i numerosi falli, al 43’ l’occasione migliore per la Juventus: Iaquinta centra il palo, poi Viviano si ritrova il pallone tra le mani. Finisce la prima frazione sullo 0-0 nonostante le occasioni create, i locali sembrano ancora presa dalla paura di scoprirsi ed incassare il gol in contropiede. Bologna guardingo ma mai pericoloso.

Dopo l’opaco primo tempo il tecnico corre ai ripari con gli innesti di Del Piero e  Toni per Martinez e Iaquinta, passando al 4-3-2-1 con il solo Toni di punta. Il Bologna però colpisce subito; al 2’ Mutarelli serve Di Vaio sul filo del fuori gioco, anticipa Barzagli e Chiellini e batte Storari con un mezzo pallonetto. L’Olimpico è gelato, e per la Juve la strada è ancora una volta in salita. Inizia il solito e confuso assedio verso la porta di Viviano, mischie furibonde in area, e qualche sporca conclusione come quella mancata da Toni sul calcio piazzato di Pinturicchio. In contropiede però lo scatenato Marco Di Vaio sfiora anche il raddoppio. Al 19’ grande occasione per la Juve di pervenire al pareggio, ma Bonucci da due passi perde l’attimo sprecando una ghiotta chance.

La sfortuna sembra attanagliare la Juventus che sul capovolgimento di fronte incassa anche il secondo gol; grande contropiede di Meggiorini che smarca Di Vaio, il bomber salta Bonucci e Grygera ed infila con un preciso destro Storari. I tifosi non ne possono più ed inizia la contestazione, la Juve invece come era prevedibile incassa il colpo e si vede raramente in attacco, ma la sua è più che altro una reazione nervosa e non frutto del gioco.

Il Bologna chiude tutti gli spazi, Britos cancella Toni, Esposito fa altrettanto con Krasic e Portanova annulla Matri oltre a salvare sulla linea un tiro a colpo sicuro di Toni. Delneri senza parole: quando oltre alla mancanza di risultati si aggiunge la sfortuna il quadro nero è completo. Il Bologna va elogiato perché ha saputo interpretare la gara nel migliore dei modi e sfruttare al meglio la vena di Di Vaio che, con la sua velocità e nonostante la carta d’identità, può sempre fare male.

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