Malesani si presenta a Palermo, crede nella salvezza

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Alberto Malesani, il nuovo allenatore del Palermo, è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa dalla società rosanero, che ha scelto l’ex tecnico del Bologna per guidare i siciliani verso una salvezza oggi molto difficile. Il Palermo, che nel corso della stagione è passato nelle mani di Sannino e Gasperini, è infatti ultimo in classifica e ha disperato bisogno di punti per avvicinarsi al mantenimento della massima serie. I tifosi temono di tornare nella cadetteria dopo un lungo periodo passato in Serie A, cosa che non era mai successa prima nella storia della società palermitana, se non negli anni ’50.

SPERANZA – Alberto Malesani non ha usato mezzi termini: adesso conta solo vincere. Bel gioco e spettacolo sono due cose che non devono appartenere al suo Palermo cui obiettivo è quello di vincere semplicemente, anche nel modo peggiore, tutte le partite possibili da qui alla fine del campionato e conquistare così la salvezza. Non sarà facile, ammette, perché la squadra dal punto di vista fisico sta bene, è il morale che è a pezzi tra contestazione, rivoluzioni societarie e risultati che non arrivano da troppo tempo. L’ultima vittoria risale infatti alla fine di novembre, mentre sono solo tre i successi in totale in tutto il campionato. Nessuno ha fatto peggio.

Malesani ha inoltre fatto capire di voler puntare molto su due elementi di esperienza come Fabrizio Miccoli e Massimo Donati:

Per me il capitano conta tantissimo in una squadra, per questo penso che a prescindere da qualsiasi modulo e ruolo loro due avranno un compito fondamentale. Contro il Pescara sarà una partita importante, c’è bisogno della giusta mentalità. Qui c’è una società seria e si può fare bene. Sento la fiducia, il Barbera può diventare il nostro fortino. Il Palermo deve cambiare marcia, quindi non è che dobbiamo vincere e convincere, solo vincere. Dal punto di vista fisico la squadra sta bene, anche se manca qualcuno all’appello. C’è da aggiustare il morale, non al top alla luce delle sconfitte.

Photo credits | Getty Images

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