Italia – Brasile non è un’amichevole

di Redazione Commenta

La gara dei sogni, la partita delle stelle, il derby del mondo: chiamatela come volete, ma non provate a definirla una semplice amichevole o un’esibizione. Non di fronte a Lippi, almeno:

Le esibizioni si fanno al circo, qui invece ci saranno 65.000 spettatori e l’attenzione di tutto il pianeta. E miliardi di motivazioni: sarà una partita di calcio vera.

Le motivazioni le abbiamo ampiamente sciorinate nell’articolo di questa mattina, a partire dal 4-1 di Città del Messico, fino all’ultimo incontro senza punti in palio nel Torneo di Francia, quando Del Piero segnava una doppietta e la coppia Romario-Ronaldo si esibiva in pezzi di alta scuola. Sono passati dodici anni da allora, Romario si è ritirato dalla scena, Ronaldo è confinato in un campionato “minore”, in attesa di riprendere a giocare dopo l’infortunio dello scorso anno, Del Piero è capace ancora di mirabilie sul rettangolo verde (ma non sarà della partita), eppure l’Italia – Brasile di questa sera avrà ancora il suo fascino particolare.

Per me questa partita è una grandissima novità, perché non ho mai giocato contro il Brasile, o una squadra brasiliana. Loro sono i più titolati, noi i titolati più freschi. Il Brasile, per tutti quelli che amano questo sport è sempre stato il calcio. E a testimoniare l’importanza del calcio brasiliano non ci sono solo le vittorie: nel mondo ci sono oltre mille calciatori brasiliani. Quella brasiliana è una scuola enorme, tecnicamente è il calcio migliore al mondo. Certo anche noi non siamo male: forse noi italiani giriamo molto di meno, perché si sta troppo bene in Italia…

Questo il Lippi-pensiero alla vigilia di una gara storica e piena di motivazioni interessanti, a partire dalla vicenda Amauri che ha diviso l’opinione pubblica negli ultimi tempi. Il ct Dunga avrebbe voluto l’attaccante juventino in sostituzione di Luis Fabiano, ma la società bianconera ha negato il permesso, forse per intervento della nostra federazione, che ancora spera nell’arrivo del passaporto. Ma non basta. Anche la questione legata all’estradizione di Cesare Battisti ha rischiato di rovinare l’evento, facendo temere addirittura l’annullamento della gara.

Ma, come ha ricordato giustamente Lippi, meglio parlare solo di calcio, di due formazioni che si affrontano per la tredicesima volta nella loro storia e che avranno come cornice un Emirates Stadium mai così caldo ed interessato. I Campioni del Mondo contro la squadra più forte del mondo: no, non sarà una semplice amichevole…

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