Calcioscommesse, Buffon attacca PM e giornalisti

di Redazione 5

Gianluigi Buffon ne ha per tutti: PM e stampa in primis. Il portiere della Juventus e della Nazionale è intervenuto oggi in conferenza stampa per parlare del calcioscommesse attaccando in maniera particolarmente piccata le istituzioni e la stampa rea a suo dire di creare un clima di tensione negativo attorno al calcio per via del suo asfissiante modo di dar notizia. E su Monti preferisce non pronunciarsi, asserendo che sarebbe ingiusto punire anche gli onesti.

VERGOGNA BLITZ – In primo luogo, l’estremo difensore bianconero se la prende con il modus operandi delle forze dell’ordine nell’ultima ondata di arresti e di come la stampa venga a sapere troppo in fretta certe cose.

Ci sono delle operazioni giudiziarie, e voi lo sapete tre o quattro mesi prima. Uno parla con i pm e voi sapete il contenuto dieci minuti dopo: è una vergogna. Fuori da Coverciano le telecamere erano già pronte alle sei del mattino. Io sarà interpellato dai PM? L’interessato lo sa sempre per ultimo.

QUESTIONE CONTE – Parole di stima, affetto e fiducia vengono rivolte invece verso l’allenatore Antonio Conte, che ha anche lui ricevuto un avviso di garanzia per una o due partite truccate di cui era a conoscenza quando era il tecnico del Siena.

Ho piena fiducia nel fatto che i PM possano fare piena giustizia, perché non c’è niente di peggio del giocare con la vita delle persone. Non temo di perdere Conte, è un’eventualità che non ho neanche preso in considerazione. Da quello che ho letto e sentito dire nei suoi confronti, le accuse che lo riguarderebbero non sono neanche così pesanti.

RISCHIO SCOMMESSE – Quello delle scommesse, secondo Buffon, è un grave rischio.

Albertini ha sollevato un vero problema quando ha parlato del rischio scommesse, ma è assurdo che debba essere un calciatore a dover indicare certe soluzioni. Comunque, si introducano delle fortissime penali economiche per chi sbaglia oppure bisogna pensare di intervenire alla fine del torneo per bloccare alcune partite del palinsesto.

MONTI – Infine una battuta sulle considerazioni del premier Monti fatte ieri.

Sospendere per due-tre anni i campionati implicherebbe che a pagare, senza motivo, sarebbe l’80-85 percento degli onesti.

Photo credits | Getty Images

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