Bouaouzan: 6 mesi di carcere per un fallo killer

di Redazione Commenta

Prima o poi doveva succedere. A pagare per tutti i brutti falli che si stanno susseguendo (spesso impuniti) nei campionati europei è Rachid Bouaouzan, centrocampista olandese di origine marocchina che milita attualmente nel Wigan, squadra di bassa classifica della Premier League.

Il fatto risale al dicembre 2004, quando Bouaouzan militava ancora nello Sparta Rotterdam, in serie B. In una gara di campionato contro il Gohaed Eagles il giovane centrocampista (allora vent’enne) entrò col piede a martello sulla tibia di Niels Kokmeijer. Le conseguenze furono da accopponare la pelle: gamba rotta in due punti, frattura di tibia e perone, pelle strappata e nervi lacerati.


A quell’intervento conseguirono numerose operazioni nel tentativo perlomeno di salvare la gamba, ricostruendo il fascio nervoso al calciatore, ma tutto fu inutile. Addirittura nel referto dell’arbitro fu descritto come un “intervento killer“, che lascia poco alla fantasia.
Ancora una volta la giustizia sportiva colse l’occasione per fare una brutta figura, e squalificò il giocatore per sole 10 giornate, mentre il suo club salvò la faccia, sospendendolo per tutta la stagione.
Kokmeijer denunciò il calciatore alla giustizia ordinaria e da allora la sua presenza nel campionato olandese diventò impossibile, dato che veniva fischiato dal pubblico ovunque andasse, comprese le partite in casa. Così Bouaouzan decise di lasciare l’Olanda per la più “civile” Inghilterra. Ma la sua esperienza al Wigan è durata poco. Trasferitosi quest’estate, il suo campionato finisce a poche giornate dalla fine, senza mai esordire.

Mercoledì la sua carriera ha subito un duro colpo, che potrebbe farlo smettere di calcare i campi a soli 24 anni. La Corte Suprema ha ritenuto volontario il fallo di Bouaouzan, con l’aggravante di aver interrotto la carriera di un avversario: condanna a 6 mesi di reclusione. Kokmeijer intanto, lo scorso novembre, ha ottenuto il primo risultato dalla sua denuncia: 100 mila euro di risarcimento da parte dello Sparta, su suggerimento della Federcalcio olandese.
Potrebbe essere un brutto precedente per calciatori tipo Taylor, che a questo punto dovrebbe pregare che Eduardo torni a giocare, ma chissà se finalmente adesso i difensori ci penseranno su due volte prima di entrare duramente sulle gambe di qualche avversario.

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